“Easy Come Easy Go” è il nome del nuovo singolo di Flesha & Jap, in collaborazione con DJ Berthony; il brano preannuncia il loro imminente album, in uscita a Settembre, dal titolo: “Longevity”.
La traccia trasuda un amore sincero per la cultura Hip Hop, quel tipo di amore che allo stesso tempo ti fa stare bene e soffrire; perché se tieni davvero a qualcosa, succede proprio questo.
I tre artisti veronesi ci hanno gentilmente concesso l’anteprima del video della canzone qui su Goldworld, e noi siamo più che contenti di farvelo vedere e di scambiare qualche parola con loro, per approfondire il loro rapporto con la musica e la cultura HH.
Qui di seguito potete ascoltare “Easy Come Easy Go” e leggere la trascrizione della nostra chiacchierata!
Ciao ragazzi, raccontateci qualcosa di voi.
Quando e come è cominciato il vostro percorso?
Jap
Ciao a tutto lo staff!
Il mio cammino è iniziato nel lontano ’96, quando muovevo i primi passi con l’electro sotto i colpi della Funky Music e dei dischi Rap che giravano allora: “Bum Rush The Show” dei Public Enemy, “Straight Outta Compton” degli N.W.A. e così via.
Dal ’98 in poi cominciai con il freestyle, in inglese e poi in italiano, incidendo un demo: “Sotto Il Suolo”, assieme ai miei soci di allora. Da lì in poi ho realizzato 7 dischi (compreso quello in uscita) e molte collaborazioni a livello nazionale.
Flesha
Ho iniziato ad appassionarmi al Rap da infante, avevo 10-11 anni e all’epoca (1997) passavano in heavy rotation su MTV il video di “Ce n’è” degli OTR e per me è stata una folgorazione. Ho iniziato a recuperare i primi classici del Rap italiano usciti in quegli anni: “Dalla Sede” degli OTR, “Neffa e i Messaggeri Della Dopa”, “Odio Pieno” del Colle etc. per poi passare in automatico al Rap americano.
Nello stesso periodo infatti uscì “The 18th Letter” di Rakim che diventò vangelo per le mie orecchie. Da lì a poco tempo ho iniziato a scrivere le prime cose, i primi freestyle e a produrre le prime basi con i pochi mezzi che avevo. Ho realizzato una quantità infinita di demo prima di esordire con il mio primo album ufficiale: “Reportage” uscito nel 2006 (album che ho ristampato da poco in edizione limitata in CD) da lì in poi ho pubblicato altri 5 progetti tra mixtapes, album ed EP.
Ora mi accingo a pubblicare il settimo lavoro assieme.
Dj Berthony
Ciao a tutti voi! Vengo dalla provincia di Verona, classe ’83, e mi sono innamorato del Rap all’età di 13/14 anni circa. Era il lontano 1995/96 e rimasi innamorato da quel suono e soprattutto dagli scratches che si sentivano nei primi mixtapes che ci passavamo di mano in mano in continuazione.
Era un mondo completamente nuovo per tutti, era un suono completamente nuovo per tutti. Da li iniziò il mio amore per il DJing.
Sempre in giovanissima età (ero ancora minorenne) iniziai a girare per i locali veneti che ogni weekend proponevano serate Hip Hop, e, tra le mete fisse, ha avuto un’importanza assoluta anche il Vibra/Movement; un noto negozio di streetwear e dischi di Verona, vero punto di ritrovo per tutti gli amanti del genere e addetti ai lavori dell’epoca, dove conobbi praticamente tutta la scena veronese degli anni d’oro.
Ho avuto un periodo di pausa dai giradischi, ma comunque non ho mai smesso di ascoltare Rap e scratches dal 1995; nemmeno per un solo giorno, e sono tornato qualche anno fa più carico di prima.
La cosa che più mi accomuna a Jap e Flesha è di sicuro l’amore per quel suono che per noi non é mai morto, anzi, rimane tutt’ora un punto di partenza anche se con una “rispolverata” a livello di beats, di flow, di rime; e li ringrazio per avermi scelto in questo loro nuovo progetto.
Ascoltando la traccia e le citazioni presenti al suo interno possiamo percepire un’attitudine molto classic Hip Hop.
Jap
Hai detto bene! Le nostre radici vengono dal suono più puro e genuino del Rap. Il testo e la produzione sono un classico condito con degli scratch altrettanto ruvidi e d’impatto; non a caso abbiamo utilizzato una famosa frase di Eazy-E degli N.W.A.
Flesha
Esattamente, la matrice è quella. Abbiamo voluto ripercorre le sonorità che ci hanno sempre ispirato, dall’utilizzo di un break beat, alla scelta di utilizzare un certo tipo di samples, dall’uso di certi word-play e flow che io e Jap abbiamo voluto evidenziare, passando per i cut di Dj Berthony; che per l’occasione ha rispolverato una barra immortale di Biggie e un’altra grande frase classica di Eazy-E, che dà anche il titolo alla traccia.
Dj Berthony
Lo sai! Noi veniamo dagli anni ’90 e da un suono che ci ha lasciato un marchio indelebile nel nostro cuore.
Chi come noi ha vissuto intensamente quel periodo credendoci veramente non uscirà mai da questo meraviglioso vortice! Chi ci conosce sa che questi siamo esattamente noi, zero finzione, veri più che mai.
Questa traccia ha un beat che ho amato sin dal primo ascolto e un ritornello che suona praticamente perfetto grazie alla composizione di Jap & Flesha.
Arrivai in studio per registrare gli scratches avendo solo la prima parte preparata, da metà in poi è tutto freestyle. La cosa è stata voluta da me, amo inventare in studio perché alla fine il pezzo ne esce più vero. Impossibile per me non amare questa traccia!
Ci tengo anche a dire una cosa veloce sul video di “Easy Come Easy Go”, dove abbiamo scelto una strada diversa da tutti, creando un vero e proprio cortometraggio al posto del solito videoclip.
Qui ci mettiamo in gioco anche come attori e per questo ringraziamo Peter, il regista, per aver avuto questa incredibile idea che noi tutti abbiamo sposato immediatamente senza pensarci due volte.
Può essere interpretato in diversi modi, questo video ha la capacità di colpire e di far riflettere lo spettatore allo stesso tempo. Crediamo che questo nostro suono possa regalare ancora moltissime emozioni a una vasta fetta di pubblico, perché questo é quello che fa provare a noi ogni volta che ci ritroviamo in studio.
Il brano sembra una chiara dichiarazione di quello che vi piace o meno della scena attuale. Secondo voi cosa c’è che va o cosa non va oggi nella scena rap italiana?
Jap
È una domanda che tanti vostri colleghi ci hanno fatto spesso. È una domanda che anche noi personalmente ci poniamo di frequente e le risposte sono molte purtroppo, e non credo servano a molto a cambiare le cose.
Io personalmente posso dirvi che tutto ora gira troppo veloce e non riusciamo a cogliere l’attimo, a gustare l’essenza di questa splendida cultura e molti artisti cadono in una ridicola superficialità.
Tanti, troppi si sono dimenticati da dove sono partiti; tanti e troppi hanno perso tempo nel corso degli anni a standardizzare l’Hip Hop in Italia e questi sono i risultati.
Flesha
Non mi va di essere “bacchettone”, apprezzo molto certe cose che escono, altre meno. La cosa che a me non piace è lo stereotipo, lo standard, seguire necessariamente una corrente perché è di tendenza.
Vedo tanta confusione tra gli artisti rap italiani, non riescono ad identificarsi in un suono; e questo crea una discontinuità che personalmente non apprezzo, prediligo la ricerca, l’originalità, lo studio.
Vedo tantissimi rapper forti e talentuosi ma anche tanti che alla lunga mi stufano. Vi posso dire che c’è un 50% di roba qualitativamente superiore e un 50% di roba che non mi attira; sicuramente rispetto agli anni in cui io e Jap abbiamo iniziato ora c’è una moltitudine di artisti più che validi e il livello si è alzato in modo esponenziale.
Il problema è che tutto suona uguale.
Dj Berthony
Sicuramente si può sentire lo scetticismo che nutriamo verso la nuova scena, nulla di personale ma ci spiace moltissimo vedere che ora è molto più importante apparire che lavorare sulla musica… anzi, oserei dire che ora la musica non viene nemmeno curata molto.
Prima si pensa a costruire un personaggio, poi ad avere un numero importante di followers sui social e poi, per ultima, la musica.
Secondo voi è solo un problema della scena italiana o anche quella mondiale ne risente?
Jap
Io credo che la questione sia solo nella scena italiana. Il Rap d’oltreoceano lo ascolto sempre volentieri, anche quello più “fresh” perché comunque a prescindere dai gusti e dai suoni è sempre ben fatto e curato.
Flesha
Per riallacciarmi a quanto ho detto poco fa, per quanto mi riguarda è sempre un 50/50. Anche negli States escono robe che mi gasano e robe che non riesco proprio a digerire, fa parte del gioco, i gusti sono gusti.
Credo che sia arrivato il momento di “elevare” e non “snaturare” la musica. La credibilità è la prima caratteristica che noto. Se non sei credibile in quello che fai puoi fare rap/trap/new soul/ classic rap/conscious rap/drill, puoi venire da Crenshaw o da Hollis, ma se non sei reale non vai da nessuna parte.
Oggi vedo molta finzione e contraddizione nel rap game.
DJ Berthony
Non credo il problema sia esclusivamente nostrano, ma globalizzato. Anche noi ai tempi guardavamo la scena USA come punto di riferimento quindi le colpe secondo il mio punto di vista vanno divise.
Il massimo è trovare dei punti di riferimento nella scena americana; perché nasce sempre tutto da loro quindi è giusto cercare spunti da chi ha creato il tutto per cercare di mantenere un filo logico aggiungendo del nostro… ma le nuove generazioni non hanno più idee né voglia di mettersi in gioco per raggiungere un obiettivo.
Per loro risulta molto più facile e veloce usare i social per arrivare alla notorietà e questo è vero. Ma quanto durerà questa cosa? Facile rispondere: POCO! Chiaro esempio di castello di carte.
Ma non è ancora tutto perduto, sto vedendo un ritorno al Rap e non parlo solo a livello musicale ma di mentalità; anche se con sfumature molto diverse, e questo è normale, la musica si deve evolvere per seguire tutto il resto.
Cosa avete in serbo per il futuro?
Jap
Stiamo lavorando all’uscita del nostro nuovo album e quindi stiamo preparando qualche singolo ed un paio di video annessi.
Grazie a voi per l’intervista e alla Dreki Agency per la splendida opportunità artistica.
Flesha
L’album mio e di Jap è praticamente ultimato, stiamo definendo le ultime cose, gli ultimi dettagli, poi ci siamo. Vogliamo che sia un progetto curato minuziosamente, non vogliamo lasciare niente al caso. Vogliamo dare continuità a questo lavoro perché abbia più copertura e spinta possibile, sperando che possiate tutti apprezzare il nostro disco.
Grazie a voi per lo spazio e un grosso big up alla Dreki Agency per il loro lavoro.
DJ Berthony
Per il futuro abbiamo altri progetti in corso… fermarci non é nei nostri piani.
Grazie per questa intervista a tutto il vostro Staff e alla Dreki Agency!
A presto, ragazzi!
La traccia “Easy Come Easy Go” è presente in Keep Playin’, la Rap Radio Playlist di Goldworld; seguila per rimanere sempre aggiornato su tutte le ultime uscite musicali!