Sostieni la campagna crowdfunding per il Gaza FREEstyle
Il Gaza FREEstyle nasce nel 2014 con l’obiettivo di supportare una popolazione martoriata da decenni di assedio e attacchi bellici. Promuove l’ autodeterminazione della donna e del popolo palestinese, diffondendo messaggi di gioia, sorellanza e fratellanza. Il collante di questo lavoro è l’insieme di discipline come lo skate, il calcio, il circo e la musica accessibili a uomini e donne, bambini e bambine.
Nel 2017 prende forma il Progetto Donne, in collaborazione con le associazioni femminili e femministe della Striscia di Gaza. Nel corso degli anni è nata una stretta collaborazione e insieme a centinaia di donne gazawe, hanno realizzato incontri, workshop, flash mob e dibattiti, alimentando lo scambio culturale necessario per sostenere la Resistenza palestinese.
La striscia di Gaza è una prigione a cielo aperto.
La Striscia di Gaza è di fatto una prigione a cielo aperto, i cui confini terrestri e lo spazio aereo sono controllati militarmente da Israele. Le frontiere, attualmente aperte a singhiozzo, pongono la popolazione in uno stato costante di assedio, non soltanto militare, ma anche economico e culturale.
La popolazione ha subito tre guerre e centinaia di bombardamenti, ma continua a rappresentare un esempio di autodeterminazione, dandoci una grande lezione di dignità umana e politica.
Per questo motivo Gaza FREEstyle, porta in alto le bandiere della solidarietà tra i popoli, dello scambio culturale, dell’arte e del Freestyle.
Il Gaza FREEstyle ha all’interno diversi progetti:
Skate:
Nel Dicembre 2015 a Al Tofah hanno realizzato una piccola rampa in legno con i giovani dei quartieri e alcune crew di pattinatori del nord della Striscia. Più di 500 skate e rollerblade hanno raggiunto i ragazzi gazawi grazie alla solidarietà degli italiani.
Durante il 2019 si è inaugurato il primo skatepark in cemento al porto di Gaza City, oggi luogo di incontro di centinaia di giovani.
Nel 2020 sono iniziati i lavori per la costruzione di una rampa da skate con parametri olimpici a nord della Striscia.
La rampa si trova all’interno del progetto Green Hopes finanziato dalla cooperazione internazionale.
Hip Hop:
La musica in generale è un mezzo molto forte, che aiuta le culture ad unirsi, aiuta la libera espressione, lo scambio e la denuncia. C’è stato uno scambio musicale con rime in arabo, italiano e inglese, che ha portato alla realizzazione di due tracce e supportato giovani artisti nella produzione di proprie canzoni.
Arte:
Coinvolgendo i ragazzi e le ragazze gazawi, sono stati colorati i muri grigi della striscia con pennelli e vernice, organizzati laboratori di scultura e workshop all’interno delle carceri, assieme ai detenuti e alle detenute di Gaza.
Donne:
Sono stati effettuati laboratori di educazione sessuale e affettività.
Lezioni di yoga e autodifesa, dibattiti e scambi culturali con diverse associazioni dislocate lungo tutta la Striscia di Gaza. Dai campi profughi di Jabalia e Beith Hanoun, alle tende delle beduine vicino al confine con Israele.
Circo:
Gruppi di artisti e artiste di Roma hanno portato la loro arte nelle scuole di circo e per le strade di Gaza, insegnando le arti circensi a bambini e allievi di tutte le età.
Calcio:
Sempre utilizzando lo sport come strumento di conoscenza e scambio, hanno organizzato partite con squadre di tutta la Striscia, improvvisando tornei e ricevendo sempre tanto affetto da ogni team.
Le squadre di calcio non possono partecipare a nessun torneo internazionale; Israele impedisce loro di uscire dai confini della Striscia di Gaza e conoscere sportivi di altre città.
Media:
Professionisti del settore hanno documentato tutto realizzando mostre fotografiche e video.
Questo è tutto ciò su cui possiamo documentarci, tutto lo scambio umano, emotivo ed emozionale non potremmo mai capirlo. Questi eventi sono preziosi per la popolazione di Gaza ma cambia la vita di tutte le persone che danno il proprio contributo.
Ci uniamo al grido di chi ha assaporato l’inferno vero, quello che ti strappa la gioia di vivere e imprime nella mente ricordi strazianti.
È partita la campagna crowdfunding per sostenere il Gaza FREEstyle, che tornerà a Dicembre nella Striscia di Gaza.
In questa missione, si inaugurerà un’area su cui stanno lavorando da diversi anni con il Centro Italiano di Scambio culturale VIK e ACS. Inoltre, avrà luogo un importante incontro con donne e associazioni locali che getterà le basi per la creazione della Casa delle Donne di Gaza. Ogni donazione aiuterà le donne di Gaza nella costruzione del Forum femminile e femminista e l’avvio del progetto coordinato della Casa delle Donne a Gaza.
Donando potrai partecipare attivamente all’inaugurazione del Green Hopes, il parco polifunzionale situato in una delle zone maggiormente colpite dai bombardamenti al confine nord della Striscia.
Il Gaza FREEstyle si propone nel ruolo di coordinatore e mediatore per la raccolta fondi; ma saranno comunque le associazioni locali a gestire interamente la giornata di inaugurazione e il forum.
La Carovana di Solidarietà partirà a metà Dicembre e tutto il progetto sarà documentato dal “Gruppo Media” del GazaFREEstyle sui loro canali social e nello “Speciale Gaza” di Milano in movimento .
Con la tua donazione contribuirai a :
- Acquistare il materiale necessario per l’allestimento e la strutturazione del Forum femminile che si svolgerà a Dicembre e del materiale edile necessario per la creazione di una rampa da skate per ragazze e donne.
- Recuperare il materiale per allargare la partecipazione della popolazione locale nell’inaugurazione del parco polifunzionale Green Hopes.
- Procurare materiale artistico per lo svolgimento di attività con bambini/e in diverse zone dell’area.
- Contributo per gli spostamenti delle persone che vivono nelle zone più povere della Striscia di Gaza, per garantire la massima partecipazione alle attività.
Per ulteriori informazioni e soprattutto per donare, clicca qui.
Gaza FREEstyle
Link Utili:
Email : gazafreestyle@gmail.com
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