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Persepolis



locandina_pesepolis

Regia: Marjane Satrapi e Vincent Parannaud
Produzione: Francia Usa
Anno: 2007

Ci sono fiabe rosa che a volte non hanno colore se non il bianco e il nero. Fiabe per adulti intendiamoci, ma non per questo meno magiche e appassionanti. Forse un po’ più crude e cattive, perché i mostri con cui si scontra la protagonista non sono draghi e streghe ma guerra, rivoluzione e sottomissione. E a volte i principi azzurri non trovano neanche spazio in queste fiabe.
Persepolis è una meravigliosa storia animata, volutamente in bianco e nero con pochissimi sprazzi di colore, che ha per protagonista Marjane.

La storia vede lei bambina a Tehran in un paese in cui, nel 1978 le donne non erano costrette a portare il velo.
Marjane vive però in quegli anni lì la sua prima rivoluzione. Il paese si ribella contro lo sciàd e per lei è tutto così emozionante.
La sua famiglia è straordinariamente moderna e riesce per questo motivo a cogliere molti aspetti della rivoluzione sia nel bene che nel male. Marjane è infatti una bambina tostissima circondata dall’amore di una nonna, col quale ha un rapporto simbiotico, che ha fatto della libertà il suo valore di vita.
Ma la rivoluzione non sempre è foriera di benessere e allo sciàd segue un governo molto religioso. Marjane è costretta a mettere il velo, a comprare di nascosto la musica che ama, a dover vestirsi come tutte quando in realtà la sua anima è punk.

Il velo, le proibizioni, la voglia di libertà, possono accendere qualcosa in noi? Le rivoluzioni sono solo quelle sociali o anche quelle sentimentali?

Persepolis è un film fortemente autobiografico che tocca temi importanti come quello della libertà, il rispetto verso le donne, quello dell’esilio e quello di sentirsi straniero in patria. Ma Persepolis è anche un film su una bimba che cresce e diventa donna.
E allora si parla d’amore e delle sue delusioni, delle speranze e dei percorsi che un’adolescente normale compie nella propria vita.

Un film bellissimo, denso e carico che ci racconta un volt nuovo di terre di cui conosciamo troppo poco.
Un film che esplora l’animo e la vita di uno di quei protagonisti, senza toni melò. Un film di una modernità assoluta.

La regista ha trasportato i suoi fumetti in questo film senza perdere niente. Si è rifiutata di far produrre a Hollywood la sua pellicola che avrebbe voluto far interpretare a Brad Pitt e a Jennifer Lopez i suoi genitori. E’ riuscita a far proiettare il film nonostante il governo Iraniano abbia cercato in tutti i modi di bloccarlo.

Non ha avuto il premio che meritava a Cannes, ma una volta che lo guarderete sarete voi a premiarlo.