Forme e colori per veicolare messaggi importanti
Luchadora, grafica ed illustratrice ci proietta in un mondo colorato pieno di forme. Riconoscibile è il suo stile e trovandosi davanti ad una sua opera, si avverte immediatamente tanta energia e forza.
L’accostamento dei colori ai concetti importanti e delicati che vuole esprimere, rendono il messaggio chiaro e conciso, accessibile a tutti.
Ci racconta la sua arte, scavando un po’ più a fondo su chi è Alessandra Marianelli.
Perché Luchadora ?
Il mio nome d’arte, Luchadora (significa combattente), è ispirato alle lottatrici del wrestling messicano, delle quali ho sempre trovato estremamente affascinate l’allegria dei colori, la fantasia e l’energia che trasmettono le loro maschere.
Sei un’artista molto versatile che sperimenta diverse tecniche e supporti. Con quale tecnica riesci ad esprimerti meglio?
La tecnica che maggiormente mi rappresenta è il “vettoriale”, forme semplici e pulite che riesco a rappresentare sia in digitale che in analogico grazie alla pittura acrilica.
Credo che non ci si debba risparmiare con i colori e men che meno con le forme, che sono alla base delle mie illustrazioni: eccessive, rotonde e sinuose, le forme riempiono gli spazi e regalano armonia.
Ho una considerazione molto positiva di questo termine, e l’associo sempre alla figura femminile, elemento cardine del mio stile.
Per me la forma non è soltanto l’aspetto esteriore con cui si configura un oggetto, ma è quello che significa per la persona che lo guarda e lo vive.
“La figura femminile è l’elemento cardine del mio stile!”
Luchadora
Cosa rappresenta per te fare arte oggi ?
Fare arte oggi significa esprimere un concetto secondo il proprio credo e le proprie capacità.
Il concetto di Arte è ampio e difficile da collocare, per esempio l’arte urbana è uno dei metodi espressivi più impattanti e potenti a nostra disposizione; tutti ne possono fruire, non c’è distinzione di classe o etnia.
Aiuta a cambiare punto di vista perché è un “movimento” in continua evoluzione, cambia ogni giorno lo spazio pubblico che viviamo trasmettendo sempre messaggi diversi.
Quando ti sei avvicinata “al muro” ?
La prima esperienza con un supporto più grande di una tela l’ho avuta alcuni anni fa. Ho dipinto i bandoni dell’edicola all’incrocio tra Borgo la Croce e Sant’Ambrogio a Firenze.
Il battesimo del fuoco vero e proprio però l’ho avuto l’anno scorso. La Street Levels Gallery e Arcigay mi hanno proposto di dipingere un muro lungo circa 35 metri al Palarotelle, davanti alla nuova sede di Arcigay.
“Altri Colori è un progetto che ha impiegato gli strumenti dell’arte urbana per sensibilizzare sul tema dei diritti della comunità LGBTQIA+. Fare luce significa informare, educare, emancipare!”. Queste sono le parole con le quali la Street Levels Gallery spiega questo bellissimo progetto.
Andiamo un po’ sul personale… Che donna è Alessandra ?
Castana, con gli occhi scuri e dei puntini neri disegnati sempre sotto gli occhi; a parte gli scherzi, mi reputo una persona allegra che ama conoscere persone e cose nuove.
Mi piace capire e sviscerare concetti grazie a film e libri. Tramite le mie illustrazioni provo far passare temi che trovo importanti, come il ruolo della donna nella società moderna, l’uguaglianza di genere e la salute mentale.
Cerco di affrontarli sia nei lavori personali che con le realtà alle quali mi affianco maggiormente, offrendo un punto di vista diverso.
Dove ti vedremo prossimamente ?
A breve in libreria, sta per uscire il mio primo libro illustrato che spiega ai bambini la salute mentale, a maggio esporrò a ZAP – Zona Aromatica Protetta e per l’estate ho un bel muro da dipingere a Firenze.
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