: Qual è stato il tuo primo adesivo?
Antonello Cuccureddu o Luciano Papadopulo? Troppo piccolo per ricordare, nella testa però è rimasto l’odore delle figurine appena scartate e incollate sul banco di scuola.
Qual è stato l’ultimo?
Satoboy, NoBrain, Gianzo e Cut&Paste. Scusa ma la mar”k”etta ci stava.
Quello preparato per la prossima tappa del nostro progetto: “STICK MY CAR” domenica 12 ottobre @ il Circolo degli Artisti di Roma, pensato e realizzato insieme aQuello più bello?
Quello che devo ancora fare.
Quando hai deciso di collezionare adesivi da tutto il mondo?
Mai passato per la testa di collezionare sticker, soprattutto dopo aver visto la collezione personale di Bol.. a proposito te l’ho detto che la esporrà nella serata di STICK MY CAR? Ok basta mar”k”ette, comunque io mi limito ad attaccare tutti gli adesivi che mi arrivano sempre e in ogni dove.
Qual è stato il primo che ti è arrivato?
Quello di Kriebel, uno streetartist belga, ma non era un adesivo bensì la foto di uno stencil che poi ho trasformato in uno sticker per la mia vespa.
L’ultimo?
Hogre da Roma mi ha consegnato il suo pacchetto per STICK MY CAR meno di un’ora fa e a proposito mi hai portato il tuo?
Il più bello?
Quello dentro ogni pacchetto prima di aprirlo.
Ti sei mai incollato le dita appiccando un adesivo?
Peggio, molto peggio, il dito mi si è incollato nel naso.
Ora veniamo ai mezzi di locomozione, era così brutta la tua vespa? Perché hai deciso di stickerarla?
Perché volevo farmi intervistare da te.
Quante volte ti hanno fermato perché sei andato in giro con una motorino praticamente fluorescente?
Per merito dell’adesivo “Euro Zero Pizzardone Non ti Temo” (per i fuori porta Pizzardone = Vigile Urbano) ho approfondito i lati nascosti del mio mezzo di trasporto e scoperto di essere sprovvisto di revisione, bollo, bollino blu, nonché di altre facezie che al momento mi costringono la vespa parcheggiata sotto casa (sigh).
Stavolta tocca ad una Panda, Riuscirete a riempirla? Non è semplice come un motorino.
Che fai provochi? Se scopro dove abiti ti ricopro il condominio!
Quale sarà il prossimo obiettivo? Un sottomarino?
Perché conosci qualcuno che ce l’ha? Comunque un treno intero non sarebbe male, mi accontenterei anche di una sola carrozza….
Cosa ne pensi della sticker art italiana?
Difficile rispondere, ci sono un sacco di buone idee in giro e spesso sono molto apprezzate all’estero (un piccolo made in italy) ma la questione è un’altra: uno sticker è un medium talmente “democratico” che consente a chiunque con un po’ di iniziativa di avere un pubblico per sentirsi artista, diffondere un messaggio, ottenere visibilità o solo pubblicizzare un prodotto, rappresenta quindi un punto di convergenza di persone molto diverse tra loro per background, finalità, interessi, budget, nonché capacità artistiche, tecniche e di distribuzione, che vede coinvolti “street-artist”, pittori, illustratori, designer, guerriglieri del marketing, fotografi, poeti, pubblicitari, aziende, etc. insomma un mondo molto eterogeneo nel quale il confine tra “arte” e “prodotto”, tra “artista” e “azienda”, tra “propaganda” e “pubblicità” è molto labile e spesso volutamente confuso, quindi cos’è poi questa sticker art? Detto questo vorrei vedere più disegni attaccati sui muri delle nostre strade, magari rielaborare la tradizione dei murales per mezzo degli sticker e poi non sarebbe male qualche sticker-combo (ndr collage di adesivi) in più in giro, ci sono tante cose brutte da ricoprire magari anche nell’ottica del riciclo creativo, ma te l’ho detto che domenica ricopriamo dal vivo una vecchia fiat panda con migliaia di adesivi arrivati da tutto il mondo?
Quante volte ti hanno fermato perché sei andato in giro con una motorinopraticamente fluorescente?
Per merito dell’adesivo “Euro Zero Pizzardone Non ti Temo” (per i fuori porta Pizzardone=Vigile Urbano) ho approfondito i lati nascosti del mio mezzo di trasporto e scoperto di essere sprovvisto di revisione, bollo, bollino blu, nonché di altre facezie che al momento mi costringono la vespa parcheggiata sotto casa (sigh).
È della street art in Italia?
Posso rispondere per Roma che, nonostante la tradizione millenaria delle statue parlanti, appare ancora impermeabile alla street art, nel senso che siamo ancora lontani da realtà come quella parigina in cui l’arte sulla strada riesce davvero a dialogare con il tessuto urbano. Nella nostra città convivono vere e proprie “riserve indiane” come S.Lorenzo e Trastevere dove la quantità penalizza la qualità e poi interi quartieri in cui troneggiano solo fastidiose e inutili tag, dove manca il dialogo con il passante che dovrebbe essere il nostro pubblico. Nonostante ciò abbiamo artisti veramente validi e non a caso domenica organizzeremo anche una piccola expo con cinquanta e più esponenti della nostra migliore scena street e new pop che interpreteranno a modo loro i concetti del “gioco”, della “strada” e della “macchina”, insomma “STICK MY CAR”!
Se fossi uno sticker saresti?
Ma chi sei il figlio di Marzullo? Vabbè sarei uno sticker fatto a più mani. Contento?
È stato un piacere. Quando troverai un sottomarino da stickerare fammi un fischio
Ok però non mi hai fatto dire niente della serata di domenica… lo sai che ci sarà anche una expo di papertoy customizzati e poi si potrà personalizzare dal vivo una parete del locale (portatevi i pennarelli!) e poi ci sará la proiezione di “Marcia su Roma Marcia” della mitica B-Muvis Videoklan e poi un dj set in cui si alterneranno Gha Selecta, Mufz, Kursk e Silis e poi se vieni incontrerai pure quel disadattato che ti ha attaccato un adesivo con su scritto “I love journalism”, promesso.
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