Un giro di giostra
“In un modo o nell’Alcool” è l’ultimo lavoro prodotto da Charlie Dakilo classe ’84 in collaborazione con Lapo Grossi e Astra. Prodotto e distribuito da Romanticismo Periferico, etichetta indipendente fiorentina. Charlie Dakilo è un artista di Firenze in pista da più di quindici anni, conosciuto soprattutto nell’ambiente Rap per il suo impegno sociale attraverso la musica. Questa volta ci propone un viaggio più intimo spogliandosi delle vecchie vesti per sperimentare un sound e una poetica nuova. Un Album che rappresenta il classico giramento di testa dopo un periodo molto particolare. Il taglio che utilizzerò per analizzare questo lavoro è come sempre quello dell’interpretazione del passaggio di guarigione attraverso l’arte e la spogliazione narrativa.
Charlie Dakilo si racconta senza peli sulla lingua, mettendo a nudo l’assoluta vulnerabilità di un essere che vive in bilico tra raffiche di vento e cadute rovinose. Un viaggio che svela le debolezze più intime e il gioco sporco di una realtà che ci prende per la gola fino ad arrivare a puntare la lama sulla giugulare lasciandoci senza fiato.
” Testa distratta ho perso il mio momento, ma se lo ritrovo giuro che farò meglio. Uomo di latta mi guardo dentro, mi tocco il cuore me ne manca un pezzo. Ho il fegato gigante dopo queste sere e mi nascondo dietro ragnatele. Forse non ho le palle, non voglio vedere cose c’è davvero oltre le mie barriere.”
Brano “Casa” – Album “In un modo o nell’alcool”–
Concept Album
In questo viaggio la penna ha tracciato un racconto mozzafiato di stati d’animo e situazioni sempre al limite del possibile. Tutto parte dal gioco dello specchiarsi negli occhi di un’altra anima bella e dannata, tanto da portare al limite della perdizione. Uno specchio severo al punto di condurre Charlie ad un crash emotivo senza precedenti, un tuffo di testa con colpo della strega a fine corsa.
“Occhi di ghiaccio cerca la sua felicità e le persone che c’ha intorno non le danno pace, io lo so vorrebbe la tranquillità ma continua quella vita anche se non le piace. Occhi di ghiaccio scappa e dopo si nasconde, nel silenzio di una stanza non trova risposte e quando ama lo fa bene ma per poco, l’amore l’ha ferita e non le ha chiesto mai perdono.”
Brano “Occhi di ghiaccio” – Album “In un modo o nell’alcool” –
Se la penna si occupa di scavare e mettere in luce la ferita lacerante e profonda, il sound fa l’esatto opposto. Con una ventata di Indie dalle sonorità in apertura e leggerezza l’album arriva ad una sfumatura esilerante che rende il concept un’opera teatrale. Charlie svuota il sacco e osserva con gli occhi interiori quanto si è perso, quanto ha rischiato di non ritrovare sè stesso e la centratura di base che lo tiene in vita.
La guarigione
Spesso pensiamo che la guarigione sia un cambiamento di stato della nostra sostanza dolorosa e buia. Ci sentiamo guariti quando ritorniamo quello che eravamo prima, ancorati alle nostre piccole e grandi certezze. Ogni momento di malessere dell’anima pensiamo debba passare in fretta e tentiamo di scappare al più presto da un certo Mood. Eppure la malattia così come il malessere hanno un senso molto più ampio e sacro. Ogni situazione davvero dolorosa ci offre l’opportunità di aprire le segrete del tempio e andare alla ricerca di un valore al di là del conosciuto. La profondità di un momento di stordimento, perdizione e dannazione spaventa al punto di immobilizzarci e toglierci completamente la vitalità progettuale alla base di ogni cammino.
In questo viaggio Charlie utilizza l’arte in un nuovo progetto musicale per scendere in tutte le pieghe buie del suo mondo ipersensibile e sperimentare qualcosa di nuovo. Con estrema sincerità dona un volto a tutte le debolezze, le perdite di controllo e gli scleri. In questo modo porta una consapevolezza estrema nello scenario di analisi dell’ombra. Accettando tutte queste parti deboli riesce a togliere potere al vento che lo ha strattonato di brutto. Accoglie il suo peso e questo determina in automatico un baricentro che tiene meglio l’equilibrio di corpo mente e spirito.
Il cambio di Mood
Lo swich quindi non avviene nei contenuti ma nella forma nuova che assumono. Charlie passa da lavorare su un tappeto sonoro familiare come i Beats Boom Bap ad un tappeto che accoglie sonorità melodiche che lo portano a sperimentare un impalto vocale nuovo che si apre ad un respiro più ampio e fatto di alti e bassi. La melodia che si crea dà un nuovo valore a tutto ciò che è successo portando l’artista a contatto con quella parte di sé che è sopravvissuta e vuole prendere di nuovo il volo, respirare vivere ed emozionarsi. Un album quindi che non svela una guarigione palesata attraverso la poetica risolutrice di sè stessa ma attraverso una vibrazione più profonda e intima…la voce. E nella voce si trova la medicina che cura le ferite conservandone il ricordo necessario per non ricadere oltre il limite.
“Ti cercherei come fossi oro, ma tu non brilli e io non ti trovo. Essere ricchi in questo vuoto ti fa sentire povero in qualunque luogo”
Brano “Fragole” – Album “In un modo o nell’Alcool” –
In un modo o nell’alcool ci invita a comprendere il sottile filo su cui attraversiamo il vivere come funamboli che più salgono a toccare il cielo con un dito e più rischiano di rimanerci sotto. L’Alcool è la metafora della perdita di controllo nel bene e nel male, nell’estasi della festa così come nel dolore della solitudine. Una perdita di controllo che ha avuto il sapore di libertà e allo stesso tempo di gabbia e che ha accompagnato esperienze opposte tra loro ma ugualmente intense. Nella riflessione a posteriori l’alcool diventa lo strumento che distrugge qualsiasi struttura protettiva e lascia emergere la vulnerabilità assoluta di un’anima molto sensibile e generosa.
Le tracce “Gioie e Paranoie”, “Occhi di Ghiaccio” e “In Ogni Parte” sono presenti in Keep Playin’, la Rap Radio Playlist di Goldworld su Spotify!
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