NO AVATARS – Landi’s cube (2022-in progress)
NOAVATAR è un progetto di ricerca coreografica attraverso la tecnologia immersiva VR (Realtà Virtuale). Margherita Landi ha sviluppato un’applicazione, dal nome Landi’s Cube, che permette di dialogare in tempo reale con i danzatori attraverso un casco di Realtà Virtuale, cosa che implica una ridefinizione del rapporto danzatore-coreografo, danzatore-movimento, corpo-tecnologia. La coreografa Margherita Landi attraverso questo sistema, non finisce il suo ruolo dietro le quinte, ma si assume la responsabilità di costruire la performance “in diretta” in scena con i danzatori.
Il termine “avatar” deriva dalla parola sanscrita “avatāra” che significa “discesa” o “manifestazione” ed è utilizzato per descrivere la incarnazione di un dio o un’entità spirituale in forma umana o animale. Il termine è usato anche per riferirsi allo strumento principale di interazione con uno spazio virtuale attraverso un corpo virtuale incarnato dallo user. Il tema dell’avatar solleva domande sulla ossessione per l’ubiquità che caratterizza la società di oggi. Ci domandiamo come portare il corpo altrove, ad esempio nel Mateverso, grazie alla Realtà Virtuale, ma troppo poco cosa la Realtà Virtuale possa invece offrire al corpo.
Il progetto è nato ad Amsterdam con Cinedans e si è poi sviluppato all’Immersive Tech Week di Rotterdam in collaborazione con VRDays e Eindhoven Design Academy ed è ancora in via di sviluppo.
Concept, Ricerca e Direzione Artistica
Margherita Landi
Programmazione XR
Fabrizio Ciolino, Sergi van Ravenswaay, Esther de Bruijn.
Design
Matunda Groenendijk, Charlène Dosso
Produzione
GOLD
Con il supporto
VRDays, Eindhoven Design Academy, Cinedans, An Icon (University of Milan)

NO AVATARS – Landi’s cube (2022-in progress)
NOAVATAR è un progetto di ricerca coreografica attraverso la tecnologia immersiva VR (Realtà Virtuale). Margherita Landi ha sviluppato un’applicazione, dal nome Landi’s Cube, che permette di dialogare in tempo reale con i danzatori attraverso un casco di Realtà Virtuale, cosa che implica una ridefinizione del rapporto danzatore-coreografo, danzatore-movimento, corpo-tecnologia. La coreografa Margherita Landi attraverso questo sistema, non finisce il suo ruolo dietro le quinte, ma si assume la responsabilità di costruire la performance “in diretta” in scena con i danzatori.
Il termine “avatar” deriva dalla parola sanscrita “avatāra” che significa “discesa” o “manifestazione” ed è utilizzato per descrivere la incarnazione di un dio o un’entità spirituale in forma umana o animale. Il termine è usato anche per riferirsi allo strumento principale di interazione con uno spazio virtuale attraverso un corpo virtuale incarnato dallo user. Il tema dell’avatar solleva domande sulla ossessione per l’ubiquità che caratterizza la società di oggi. Ci domandiamo come portare il corpo altrove, ad esempio nel Mateverso, grazie alla Realtà Virtuale, ma troppo poco cosa la Realtà Virtuale possa invece offrire al corpo.
Il progetto è nato ad Amsterdam con Cinedans e si è poi sviluppato all’Immersive Tech Week di Rotterdam in collaborazione con VRDays e Eindhoven Design Academy ed è ancora in via di sviluppo.
Concept, Ricerca e Direzione Artistica
Margherita Landi
Programmazione XR
Fabrizio Ciolino, Sergi van Ravenswaay, Esther de Bruijn.
Design
Matunda Groenendijk, Charlène Dosso
Produzione
GOLD
Con il supporto
VRDays, Eindhoven Design Academy, Cinedans, An Icon (University of Milan)

