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Cinema

L’arrivo del treno come arrivo di un nuovo medium 



Dal 1° marzo sarà visibile nella saletta VR del Museo Nazionale del Cinema di Torino un contenuto Gold in Realtà Virtuale fortemente legato alle tecniche cinematografiche che hanno fatto la storia del cinema: L’arrivo di un Treno alla Stazione di Torrenieri.

Ma, facciamo un passo indietro per vedere insieme quali riferimenti hanno ispirato la creazione di questo cortometraggio immersivo.

Siamo nel 1895 e il cinema è ancora un’arte emergente. Ma in quel periodo, in Francia, i Fratelli Lumière stavano lavorando duramente per portare alla luce uno dei più grandi progressi tecnologici dell’epoca: il cinematografo. 

E il 28 dicembre di quell’anno, è stato presentato per la prima volta in pubblico.

L’arrivo di un Treno dei Fratelli Lumiére

“L’arrivée d’un Train en Gare de La Ciotat” è considerato il primo film della storia a essere proiettato in pubblico (non è così, il primo fu “La Sortie de l’usine Lumière”), ed è diventato rapidamente un grande successo. 

Si dice che il pubblico sia scappato dalla sala durante la proiezione, spaventato dall’illusione di un treno in movimento che sembrava uscire dallo schermo, ma sappiamo che si tratta di una leggenda.

L’arrivo di un Treno di George Méliès

Quel film ha segnato la nascita del filone degli “arrivee films”che ha incluso molti film che mostravano l’arrivo di treni, barche e persino persone. Celebre fu quello di George Méliès del 1896, dove replicò l’arrivo del treno, ma dipingendo la pellicola.

L’arrivo di un Treno dei Lumiére restaurato in 4K

Questi film erano popolari perché offrivano al pubblico l’illusione di essere parte della scena, di vivere l’esperienza dell’arrivo come se fossero presenti fisicamente.

Oggi, questi film sembrano banali e privi d’interesse, ma all’epoca hanno segnato l’inizio di una nuova era del cinema e hanno ispirato molti altri registi a sperimentare con la tecnologia del cinematografo. 

L’arrivo di un Treno dei Lumière e il filone degli “arrivee films” restano ancora oggi un punto di riferimento fondamentale nella storia del cinema ed è per questo che, lavorando con la Realtà Virtuale guardando proprio alle origini del Cinema, proprio perché è l’arrivo di un nuovo linguaggio, ho voluto omaggiare anche io questo punto di svolta dell’arte.

Il video è a 360° e andrebbe visto con il visore, ma potete muovervi nello spazio.

Si tratta appunto di un omaggio, ma sono molto contento di averlo realizzato anche perché la prima volta che misi il visore il mio cervello andò subito al film dei Lumiére, forse proprio per la leggenda che viene raccontata anche in Hugo Cabret.


Ad ogni modo, dal 1° marzo sarà visibile nella saletta VR del Museo del Cinema di Torino e la cosa non potrebbe rendermi più orgoglioso.