Finisce con la “A”, potrebbe esser questo un motivo sufficiente per inserirlo in questo mese? Forse no, ma dopo la caduta di stile vista nel mio precedente post, beh, un po’ di lirismo ve lo volevo regalare. Sarà perché c’è tanto bisogno delle parole, perché vivere qualcosa, spesso, non ha lo stesso sapore dell’ascoltarlo narrato da una bocca capace. Soprattutto se di fondo c’è qualcosa di speciale come la musica. Ci si potrebbe anche commuovere e non sembrerebbe per niente stupido. Insomma, non c’è bocca migliore per ascoltare storie di quella di Vinicio Capossela, maestro nella fissa logica grammaticale e maestro nella matematicità della musica. Oggi ha visto la luce il suo nuovo album, per chi lo conosce c’è poco da aggiungere, per i vergini, invece, è consigliato l’immediato ascolto.