La scorsa settimana si è tenuto il Valdarno Cinema Film Festival, manifestazione che mi sta particolarmente a cuore, non solo per la vicinanza cinematografica, per la sua dimensione paesana che mi ricorda un po’ il mio quotidiano.
Quest’anno, oltre a portare ancora una volta i nostri lavori in realtà virtuale alle scuole e al pubblico di San Giovanni, ho avuto l’onore di essere in giuria insieme a Caterina Liverani e Roberto Chiesi.
C’erano un sacco di film e cortometraggi, di finzione o documentari, super interessanti, ma alla fine abbiamo dovuto scegliere dei vincitori.
Ecco qui le nostre scelte, frutto della sintesi delle nostre sensazioni.
Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel
Premio Marzocco al Miglior Lungometraggio a Vera (Austria-Italia, 2022) di Tizza Covi e Rainer Frimmel per il sensibile e asciutto racconto di una condizione di solitudine e marginalità vissuta paradossalmente da un personaggio che appartiene alla classe privilegiata e che dimostra in tutto il film una dignità e un altruismo schietti e dolorosamente autentici. I due autori, inoltre, hanno saputo fondere con grande efficacia il documentario con la finzione, valorizzando l’”espressività” evocativa di ambienti reali e dirigendo in modo incisivo anche gli interpreti secondari.
Les Survivants di Guillaume Renusson
Premio Amedeo Fabbri alla miglior interpretazione maschile a Denis Ménochet per il film Les Survivants (Francia, 2022) di Guillaume Renusson per il rigore espressivo e l’intensità con cui ha incarnato il personaggio di Samuel, suggerendo con la forza degli sguardi e l’energia del corpo i dilemmi che lo tormentano inizialmente e la determinazione con cui poi decide di rischiare la vita per il rispetto dei valori umanitari.
L’invenzione della neve di Vittorio Moroni
Premio Amedeo Fabbri alla miglior interpretazione femminile a Elena Gigliotti, protagonista de L’invenzione della neve, per l’incredibile potenza espressiva e la totale dedizione messa nell’interpretazione di un personaggio complesso come quello di Carmen. Con una sensibilità e una presenza scenica uniche, che fanno presagire un brillante futuro, Gigliotti è, senza dubbio, una delle più affascinanti interpreti della cinematografia italiana contemporanea.
An Irish Goodbye di Tom Berkeley and Ross White
Premio Marzocco al miglior cortometraggio a An Irish Goodbye, perché condensa in poco più di venti minuti l’essenza del cinema contemporaneo, toccando dalla commedia al dramma sociale, rimanendo sempre in perfetto equilibrio.
E tu come stai? di Filippo Maria Gori e Lorenzo Enrico Gori
Premio Banca del Valdarno al film E tu come stai? per aver messo in risalto i valori della cooperazione e della solidarietà per una storia che, non solo per la vicinanza geografica, ci ha toccato a tutti nel profondo.
Doppio Passo di Lorenzo Bianchini
Oltre a questi premi ufficiali abbiamo assegnato anche una Menzione Speciale a Doppio Passo, il film di Lorenzo Bianchini che ci ha sorpreso a tutti e tre.