L’immigrazione clandestina sta diventando lo spauracchio di questo governo.
Per questa destra i nostri confini nazionali sono da difendere, come se gli immigrati disperati non facessero delle traversate del Mediterraneo con precarie barchette, ma con navi e fregate da combattimento.
Infatti il governo schiera una nave dell’esercito, non per salvare le barche in difficoltà, ma per deportare, inutilmente, gli immigrati in Albania, con una spesa incredibilmente alta.
Soldi che potrebbero essere spesi in accoglienza e formazione, per una nazione, la nostra, che soffre di una crisi demografica che metterà a rischio il sistema pensionistico.
Attualmente la narrazione di questo governo, attraverso le parole dei ministri Valditara e Salvini e la premier Meloni, è che quella dell’immigrazione clandestina sia la causa delle violenze femminili e quella dei femminicidi.
Riportano qualche dato?
Qualche statistica per dare peso a queste accuse?
No assolutamente no, niente, zero.
Gli immigrati lavorano sfruttati da italiani (come nel caso dei caporalati nell’agricoltura, dove se non ci fossero, metterebbero in crisi la filiera della grande distribuzione), da altri stranieri (come i lavoratori pakistani sfruttati dai cinesi nelle aziende di Prato) , anche per brand di lusso come Montblanc, con orari incredibili, senza contratto o con contratto part-time, in condizioni da schiavi del nuovo millennio.
Invece di tentare di aumentare le regolarizzazioni dell’immigrazione, come tra l’altro chiedono gli imprenditori, si dipinge lo straniero come l’uomo nero da cui difendere la società.
E la società?
La società, se ne frega e va da un’altra parte. Nelle nostre classi scolastiche c’è sempre più un melange di nazionalità e etnie differenti, che saranno gli italiani del futuro.
Diventano campionesse di pallavolo, ma anche semplicemente impiegati alla posta, infermieri e operai.
Possiamo fare finta di niente e aumentare la paura del “diverso”, oppure provare ad affrontare i problemi che l’immigrazione da sempre porta, insieme a povertà, differenze sociali e pregiudizi.
Ma nel primo caso, il risultato sarà favorire una destra sempre più radicata ed estrema, pronta a compiere atti di violenza.