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“Non torna mai” è il nuovo video di Tenore FI & Mars | L’intervista



Foto in alto: Tenore Fi & Mars – “Non torna mai

In data odierna, 7 Marzo 2025, è uscito il video di “Non torna mai“, brano estratto dal disco “Il passato ti appartiene” di Tenore FI e Mars, rispettivamente mc e produttore fiorentini, per l’etichetta discografica Romanticismo Periferico.

Per l’occasione abbiamo parlato così con il primo per l’appunto del video, del disco uscito l’anno scorso, di Firenze e di tutte le battaglie sociali che Tenore combatte.

Intervista al rapper fiorentino Tenore FI, dopo l’uscita del nuovo video tratto dall’ultimo album “Il passato ti appartiene”.

Tenore FìRomanticismo Periferico

Ciao Simone, raccontaci un po’ del video e del testo di “Non torna mai”.

Il video di “Non torna mai” nasce come idea di dare risalto all’unica traccia “sperimentale” all’interno del disco.

Un esperimento sopra una produzione di Mars diversa dal classico suono boom bap, che tuttavia rimane fedele alle tematiche affrontate nel disco, tra Rap conscious ed impronta sociale.

La nostalgia di un tempo che non può tornare indietro, la precarietà dell’individuo in ambito lavorativo a rischio della propria vita (rimettendocela il più spesso delle volte), come gli operai caduti da un ponteggio edile nel febbraio del 2024 in via Mariti a Firenze.

“Non tornai mai” si fa sentiero come “i nidi di ragno” di Italo Calvino durante la resistenza partigiana, ricordando il passato per custodirne il fuoco e non limitarsi ad adorarne le ceneri. Il video è stato curato da Simone Magri , Sem Rustemaj, con la regia di Danilo Boccia.

La comparsa principale è della piccola Anna alla sua prima esperienza davanti ad una telecamera, alla quale mandiamo un abbraccio forte e un grazie di cuore.

Quali sono le motivazioni che ti spingono a prendere la penna in mano e successivamente il microfono e registrare le tue strofe?

Le motivazioni in realtà sono molteplici; su tutte la necessità di espellere quelle tossine che a parole ho fatto sempre fatica a buttare fuori. In particolare quelle più recondite ed introspettive.

Di base sono una persona introversa ma come diceva Willie: “Rifletto, non ho più tempo, mi affretto, devo scrivere sennò passa l’effetto, devo far presto nero su bianco fermo un concetto, e se non ci riesco divento matto!”.

Omaggio a Willie DBZ

Le barre di Marco (Willie DBZ Dabizzi rapper pratese scomparso troppo presto N.d.r.) penso che racchiudono molto il concetto di carta, penna, e successivamente microfono aperto.

Nel momento in cui l’inchiostro della penna si posa su un foglio è come se stessi lasciando un testamento a me stesso, un ricordo del presente per domani. Scrivere, mi dà modo ancora di “analizzarmi”.

Il disco ha diverse tracce “storytelling” di persone e fatti accaduti (es. Lidio, Robin Food ecc.). Vuoi raccontare più in dettaglio queste persone di cui parli?

Robin Food” racconta di Sebastian, rider fiorentino che nell’ottobre del 2022 all’età di 26 anni ha perso la vita in un incidente stradale, figlio come tanti altri precari di logiche dipendenti da folli algoritmi. Dopo il decesso è arrivato un messaggio dalla multinazionale per la quale lavorava, in cui lo si avvertiva del licenziamento e della disattivazione dell’account “per mancato rispetto di termini e condizione”.

Lidio” racconta invece di un ragazzo del mio quartiere che si è fatto grande sopra i gradoni della curva Fiesole, che ha scelto di vivere in nome di un ideale e di un gruppo di cui fa parte, in maniera totalizzante. Un ideale che si materializza dietro uno striscione da difendere ad ogni costo nel nome di Firenze. Una fede che comporta spesso andare incontro a rischi, a rinunce e a denunce. Ma Lidio si sente vivo, questo è quello che conta!

Per chi non lo conoscesse cosa è il “Romanticismo Periferico”?

Romanticismo Periferico è un’etichetta indipendente, con base a Firenze, ideata e fondata a marzo del 2018 dal rapper e produttore Sakatena e da me. Alla base di questa realtà c’è la voglia di creare un progetto, che dia spazio a tutti coloro i quali vogliano cercare di denunciare ed evadere tramite la musica dalle criticità della società. La nostra etichetta prende il nome dall’omonimo singolo di Sakatena e Tenore FI “Romanticismo Periferico” uscito a marzo del 2018 appunto.

Da questa collaborazione nasce l’esigenza di creare una etichetta indipendente che stia al di fuori dalle regole di mercato. È stato proprio questo a spingerci a creare la nostra label che cerca di dare spazio soprattutto a tematiche sociali, e mettere a disposizione ai nostri artisti gli strumenti per esprimersi al meglio.

romanticismoperiferico-goldworld
Romanticismo Periferico – logo etichetta

Nel disco parli spesso di Firenze e delle periferie. Come è cambiata la città negli ultimi anni?

La periferia fiorentina negli anni è stata inghiottita dalla gentrificazione che ha condannato i quartieri a vivere un presente che non offre nessuna alternativa agli “indesiderati”. Spaccio, prostituzione e degrado regnano laddove le istituzioni decidono di abbandonare le persone, ghettizzandole o buttandole in blocchi di case fatiscenti senza nessuna possibilità concreta ed accessibile.

Dagli spazi sociali, ai dopo scuola, ai laboratori di musica, fino ad arrivare agli sportelli psicologici gratuiti o ai consultori. Tornare a sensibilizzare i quartieri, significherebbe strappare dalla morsa del disagio e della violenza sempre più incontrollata, ragazzini che non hanno nessun punto di riferimento.

Ben venga ancora la rabbia dentro i quartieri, ma che sia canalizzata e raffinata, per “riconoscersi” e riconoscere il nemico che tutti noi abbiamo in comune. Nel disco e nella mia musica in generale Firenze ricorre sempre perché come non potrebbe essere altrimenti? Odio e amore.

Se tu fossi il sindaco (!!!) di Firenze cosa faresti?

Bhe, se diventassi il sindaco di Firenze, mi guarderei negli occhi con qualcuno, ancora più convinto che il passato ci possa appartenere.

“Il passato ti appartiene” è appunto, il titolo del tuo disco; ci spieghi il concetto che c’è dietro a questa frase?

Il passato ti appartiene” è un monito a ristabilire cosa si è andato perduto. I rapporti umani, la voglia di condivisione, l’organizzarsi detto banalmente per far fronte alla precarietà del presente che ci rende soli e frustratati.

È il voler continuare ostinatamente a perdere, ma comunque sia ad alzarsi e riprovarci ancora una volta. Non fraintendere con sconfitta, ma con una vittoria che prima o dopo arriva! “Il passato ti appartiene” sono condizioni e forme di vita che si ripresentano nel tempo; ciò che cambia sono solo le pedine.

Cosa ne pensi della “scena” attuale fiorentina e toscana?

La scena attuale toscana può vantare di molti più artisti ed artiste rispetto a quando cominciammo noi ad approcciarci alla disciplina del Rap, e questo non potrebbe altro che portarne beneficio.

È una scena se non altro più eterogenea.

Quello che noto, figlio probabilmente dei tempi che corrono: “Tutto e subito- usa e getta”, è che tuttavia sia un insieme amorfo e frammentato, dove ognuno tira l’acqua al suo mulino.

A Firenze e dintorni, fino a qualche anno, fa potevamo fare affidamento su qualche posto che ancora dava la possibilità alla scena locale di condividere gli spazi e situazioni rappuse, adesso purtroppo non è più così.

Tenore FI & Mars

Le responsabilità sono molteplici e andrebbero approfondite, ma chi dovrebbe nel suo ruolo incentivare, incuriosire ad attrarre i più giovani, spesso ha la funzionalità di fare l’esatto contrario; circoli Arci in primis.

Fortunatamente resistono ancora gli spazi autogestiti e realtà di Circolini “in gamba” frequentati da compagni e ragazz* del quartiere, come gli “ex macelli a Quinto Basso oppure l’unione ricreativa in San Niccolò a Firenze.

Ci terrei a menzionare Invece i giovani mc’s del muretto di Firenze che tutti i giovedì da un po’ di tempo a questa parte, si ritrovano in piazza Santissima Annunziata per fare freestyle, coinvolgendo anche chi viene da fuori Firenze. Questo credo sia lo spirito da cui ripartire. Dalla strada, da dove è nato!

Goldworld è un sito letto in tutta Italia, vorresti dire qualcosa a chi ti legge?

Vorrei dire che i quartieri hanno ed avrebbero bisogno di arte, ed essendo noi veicolatori di quest’ultima, di provare un attimino ad uscire dal torpore al quale ci siamo attaccati ed imprigionati. Ognuno a modo suo, ognuno come può, provare se non altro a sentirsi parte.

Siamo tutti responsabili.