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ARTS

Obey The Giant diventa un film. Sul debutto di Shepard Fairey…




Josh Wills interpreta Shepard Fairey da giovane nel film “Obey The Giant” di Julian Marshall.

Se la street art è entrata a fare parte del patrimonio museale contemporaneo, se ha contaminato i circuiti dell’arte commerciale, se ha conquistato l’immaginario collettivo di un’intera generazione, bisogna ringraziare parecchio anche Shepard Fairey.

Divenuto celebre in tutto il mondo con l’immagine che realizzò a sostegno della candidatura a presidente di Barack Obama, Fairey è stato selezionato nel 2011 dalla rivista Time per disegnare la famosa copertina che presenta la “persona dell’anno” (dedicata in quell’occasione, sull’onda della primavera araba, del movimento degli indignados e di Occupy Wall Street, a “The Protester”), mentre quest’anno è diventato addirittura un’icona pop, quando i produttori dei “Simpsons” hanno inserito una sua caricatura animata dentro a un episodio delle celebre serie tv.

SOPRA: ”Obey The Giant” (a sinistra); il celeberrimo poster di Shepard Fairey a favore della candidatura di Obama (al centro); ”The Protester” sulla cover di Time dedicata al personaggio dell’anno 2011 (a destra). SOTTO: La caricatura di Shepard Fairey apparsa nei "Simpsons".

Il suo successo è attualmente alle stelle? C’è di più! L’esordio di Shepard Fairey nel 1990 è adesso il soggetto di un piccolo film, “Obey The Giant”, realizzato da un regista di 22 anni, Julian Marshall, assieme ad una bella banda di studenti della Rhode Island School of Art. Quel lavoro, al momento in fase di post produzione, racconta appunto la storia di come Farey, quando era studente presso quella stessa scuola, ideò e mise in atto la sua prima campagna di street art, scedendo in campo contro il potente sindaco di Providence, Rhode Island, che si era canditato per la rielezione.

Inutile raccontare il proseguo… In attesa di vedere il film, provate a dare un’occhiata al blog del progetto Obey di Fairey, oppure alla pagina Kickstarter del film, dove Marshall e i suoi compari hanno raccolto 65.000 dollari, grazie alle donazioni di quasi 500 sostenitori. Come si può capire dal trailer postato qui sotto, l’avventura che sta dietro alla produzione del film, girato in soli otto giorni, è tanto affascinante quanto la storia che racconta nella sua trama…