James Jean: Una linea epica del fumetto entra l’empireo dell’arte
di Diana Di Nuzzo6 Giugno 2012
Una linea elegante e determinata ha reso James Jean un personaggio celebre sin dai tempi in cui illustrava le copertine dei fumetti della DC Comics (la testata “Fables” in particolare), conquistando un premio dietro l’altro. Uno stile classico e mutevole al contempo (come tutti i grandi artisti Jean eccelle nella tematica della metamorfosi) gli ha valso una collaborazione illustre con un grande marchio come Prada, per cui ha realizzato fra l’altro un’imperdibile video d’animazione, intitolato “Trembled Blossoms”, ispirato all'”Ode a Psiche” di John Keats.
Ma se James Jean è salito alle luci della ribalta con lavori appunto commerciali, si è dimostrato un talento così versatile ed in continua evoluzione (basti pensare che di recente ha lanciato persino una linea di gioielli ispirata ai suoi disegni) che appare ormai lanciatissimo nell’empireo dell’arte con la A maiuscola.
Le sue origini orientali (taiwanese di nascita ed americano di adozione) sono un elemento di costante riferimento per quanto riguarda il trattamento espressivo che riserva alle sue immagini, sempre estremamente iconiche, come si confà a tutta la corrente del Pop Surrealism di cui fa parte, mentre la materia narrativa, per quanto resti comunque di matrice figurativa, spazia al punto da imbarazzare le capacità immaginative dei comuni mortali.
La leggiadria delle forme e il piglio d’eco Decò che trasuda dai suoi lavori hanno spinto il New York Times a paragonarlo con Maxfield Parrish, il mitico illustratore americano degli inizi del secolo scorso, con cui condivide la poesia e il sognante romanticismo delle atmosfere oniriche e dei delicati personaggi ritratti. La deriva creativa delle sue opere lascia esterrefatti per la ricchezza dei particolari, l’attenzione raffinata ai dettagli più minuziosi, la colorazione viva e seducente.
Formatosi presso la School of Visual Arts di New York City, ma residente ormai da tempo nella West Coast californiana (a Los Angeles, ovviamente), Jean ha abbandonato a partire dal 2008 la carriera di illustratore, per dedicarsi completamente a quella di artista. Dopo essersi guadagnato preziose recensioni da parte di importanti riviste del settore, come Hi-fructose e Juxtapox, Jean è in mostra in questi giorni a Beverly Hills, in una collettiva curata da Arrested Motion presso lo showroom californiano di Stephen Webster, il celeberrimo gioielliere delle star, mentre è molto probabile che nel prossimo futuro lo vedremo realizzare esperimenti trasversali all’arte in modo sempre piu ardito.