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Rayna Mc



Quando sono cominciati i tuoi problemi? Un anno fa.

Quindi tu non cantavi prima? No.

Non avevi altre esperienze musicali? No.

Tipo, suonare altri strumenti? No.

La banda della scuola? No.

Il flauto in terza media? No.

“Ho sempre “canticchiato” assieme a mia sorella, nel senso che lei suonava il violino e io ci andavo sopra con la voce. Ma io non ho mai studiato canto. Completamente autodidatta, ma le lezioni dovrei prenderle. Un giorno ero in Puglia con Tommy, il mio ragazzo (aka Ciori), mi sono messa a cantare e, casualmente, mi ha sentito un suo amico, un maestro di canto. Ci siamo presi bene e Ciori mi ha suggerito di provare a scrivere qualcosa. Così sono nati i primi tre pezzi.”

I primi tre pezzi sono “My bad soul”, “Crunchy Funky” e “Me duele”.

“Scrivo in inglese perché mi piace di più, soprattutto per come suona la mia voce. Riesco anche ad arrivare ad un pubblico diverso in questo modo. Ho scritto anche diverse cose in italiano ma aspetto che arrivi la proposta per una collaborazione seria prima di tirarli fuori.”

La mamma è di origini brasiliane, il babbo è polacco. La risultante di questo connubio non poteva che essere un ibrido di generi e stili.

“Sono nata in Italia, ho passato i primi tre anni della mia vita in Brasile e poi mi sono ritrasferita in Italia. Parlo spagnolo, portoghese ed italiano, l’inglese è la lingua che conosco meno.”

Curioso paradosso, la lingua meno conosciuta è quella che, al momento, ha reso di più.

“Vero. Non saprei spiegare questa cosa, ripeto, è legato al suono della voce. Quando uscirò con un pezzo in italiano vedrai la differenza. Anche sui beat rende di più, tipo, “My bad soul” immaginatela in italiano. Non suona peggio? In inglese è tutto più diretto.”

Anche sul fronte della scrittura, metrica e rime, stesso discorso: no teachers, no school.

“Io di solito scrivo sul beat. Poi compogno a seconda delle immagini che questo mi suggerisce. Credo che questa sia un po’ la mia abilità, quella di saper interpretare il beat che, se vogliamo, è la cosa più difficile. Non tanto cantarlo ma capire come farlo, come mettere la melodia. Scrivo soprattutto di come sono fatta io, di semplicità.”

Il meccanismo che fa girare il mondo di Rayna si attiva dopo la pubblicazione dei primi due pezzi. E pare non fermarsi più.

“My Bad Soul e Crunchy Funky sono uscite su due beat che avevo scelto io tramite Soundcloud, uno di Benji Boko e l’altro di Beanie Sigel. Ovviamente ho chiesto loro il permesso per poterci fare sopra un vocal edit. Da lì le cose hanno cominciato a muoversi: la prima collaborazione è stata con i Wobble Lovers per “Me duele” un pezzo che è andato molto bene, ha fatto 20mila ascolti in tre giorni. Poi sono stata contatta da quelli di Pulp Fusion e posso già dirti che uscirò sul loro EP a settembre. In seguito da Mini Mood per un pezzo deep house e da tanti tanti altri.”

Il dramma di intervistare questa ragazza in questo momento è esattamente questo: qualsiasi cosa possa scrivere, domani sarà già vecchia. Come il pc super fresh che ti compri in negozio e che poi, arrivato a casa, vale già la metà.

“C’è poi un pezzo che ho fat
to in Brasile con Robert Mendez, “Deeper in the blues” uscito su Oke Records. E’ una cosa un po’ deep ma molto latina. Poi una cosa con Woncka, una figata, una vera e propria hit. Collaboro da tempo con Ghettofunk, uscirà una cosa in vinile, io sarò sul b-side a fare un feat con Mc Kayla. Mentre in free download, sempre per loro, ho già fatto “De funk” circa un mese fa. C’è una track che ho fatto per Basement Freak e che uscirà su Boombastic Jam, la sua etichetta. Mi han contattata anche gli Skeewiff e questa settimana registrerò un brano per loro “Rinkle Tinkle”.

A fine giugno uscirà il singolo di un progetto di Elastica Records al quale parteciperò: si chiamerà “Evil drum” e ci saremo io, Tuzzy ed un batterista. Un trio a nome Antiplastic. Il pezzo girerà anche in televisione. “Red queen” è invece il nome di un pezzo che ho registrato con Tosses e Vervez e che uscirà su Big M Records. Una cosa in vinile.”
Da 0 a 100 in meno di 5 secondi. Non sarà tutto troppo veloce?

“E’ difficile arrivare alla gente e a me è piaciuta soprattutto questa cosa qua. Che la gente capisce quello che dico ed in Italia è difficile. E questo avviene attraverso la musica, a prescindere dalla lingua. Non spero di arrivare da nessuna parte. Spero di riuscire a campare con la musica perché mi piace. E’ bellissimo. E’ bellissimo scrivere, è bellissimo cantare e far capire alla gente quello che pensi tu. E penso che la musica sia bellissima per questo.

E’ finita qua? Ovviamente no, perché anche il video ha portato i suoi frutti.

“Dopo che è uscito il video, che è stato girato da un gruppo di ragazze milanesi che si chiama Gash Rouge, mi ha chiamata un’agenzia di Milano per collaborare, Diamond Society. E poi è arrivato anche un contatto importante con la scena hip hop italiana, ,a è presto per parlarne.”

Ah, un’ultima cosa. Perché Rayna?

Dicono che somiglio alla bassista dei Coal Chamber.

Top 5 di Rayna in nessun ordine di preferenza:

1)Aretha Franklyn
2)Ray Charles
3)Beastie Boys
4)Fugees
5)Afrika Bambaataa

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