Scopri l'universo
espanso di Gold
Gold enterprise
Goldworld Logo
DOVREBBE STARE IN UN MUSEO
TECH

Qual’è il tech brand più cool del momento?



Usare nella stessa frase le parole tecnologia e Microsoft, assieme agli aggettivi eccitante e innovativa, suonera’ a parecchi di voi come una gran bella bestemmia! Ma se fino a una settimana fa’ i geek di tutto il mondo avrebbero avuto perfettamente ragione a sbellicarsi dalle risate di fronte ad un affermazione del genere, adesso, all’improvviso, tutto e’ cambiato. E la ragione e’ Surface, il nuovo tablet dalle caratteristiche rivoluzionarie che il brand di Redmond ha presentato lunedi’ scorso alla stampa, lasciando gli addetti ai lavori letteralmente di stucco.


Guarda questo video, e dimmi, sinceramente, se ti saresti mai immaginato che qualcosa del genere potesse mai essere firmato da un brand come Microsoft… Che diavolo sta’ succedendo nei laboratori di Redmond?

Se a qualcuno fosse miracolosamente sfuggita quella notizia, strombazzata ai quattro venti da tutti i media, eccone un micro riassunto. Surface e’ il primo tablet progettato e prodotto “in house” dalla Microsoft e sara’ disponibile in due versioni. La prima sfoggera’ un processore ARM, uno schermo da 10,6 pollici (con risoluzione HD), e pesera’ 676 grammi, con uno spessore di 9,3 millimetri. Dotata di sistema operativo Windows RT (capace di far girare solo applicazioni del nuovo ecosistema Metro per telefonini e appunto tablet) sara’ un oggetto in qualche modo paragonabile all’iPad, e potrebbe facilmente essere liguidato come un prodotto in arrivo sul mercato con due anni di ritardo rispetto all’ormai mitico cavallo di battaglia della Apple, anche se a confronto di quello avra’ il vantaggio di una batteria estraibile e porte USB.

Ben diversa e’ invece la storia con la seconda versione di Surface, quella chiamata Pro, che oltre ad uno schermo di risoluzione piu’ alta (Full HD) e un ingombro lievemente maggiore (903 grammi di peso, 13,5 millimetri di spessore), sara’ dotata di un processore Intel (un poderoso i5 Ivy Bridge) e di Windows 8, rendendola quindi il primo tablet in assoluto capace di prestazioni concorrenziali con quelle di un laptop, almeno nella categoria dei cosidetti ultrabook.

Ora, l’idea di poter far girare sopra un tablet programmi come Photoshop, Illustrator, la suite di Office, MySQL o qualsiasi altro software di calibro professionale, ovvero l’idea di un tablet che non e’ piu’ solo un gadget per leggere ebook, visionare media, giocherellare con app piu’ o meno fantastiche per perdere una marea di tempo, ma che diventa invece uno strumento con cui e’ possibile anche produrre e lavorare, e’ una svolta rivoluzionaria. Ma la Microsoft non si e’ fermata qui.

Il guscio di Surface e’ stato creato utilizzando un nuovo processo industriale, chiamato VaporMg, che gli da’ forma partendo da una fusione di vapori di magnesio per ottenere un risultato tanto rigido quanto leggero. Il tablet include uno stand che si apre sul retro, con effetto quasi magico, per poterlo appoggiare su un tavolo in posizione eretta, come uno schermo che non ha bisogno di essere tenuto in mano. E infine il prodotto e’ accessoriato con due diversi tipi di cover, provviste di elegante attacco magnetico, che una volta aperte si trasformano in tastiere, rendendo il tutto un ibrido polivalente, che a seconda dei casi puo’ essere usato in modo piu’ casual (toccando le schermo con le dita), in modo piu’ preciso (grazie ad una pennetta a stilo), o in modalita’ dattilografica (sfruttando appunto la tastiera).

Incredibilmente — visto che stiamo parlando di Microsoft, la ditta ci ha proposto in passato mostruosita’ fallimentari come il lettore di MP3 Zune, il telefonino Kin, il sistema operativo Vista, o anche Outlook ed Explorer 6 — il tutto appare estremamente “user friendly”, intuitivo, elegante, addirittura raffinato. E leggere su un blog di culto come Gizmodo che MacBook Air e iPad, a paragone di Surface, appaiono improvvisamente obsoleti, con tanto di dotta citazione di come la Microsoft avrebbe ormai superato l’iOS e l’OS X della Apple, nella corretta interpretazione dei 10 mitici principi del “good design” di Dieter Rams, e’ un’esperienza al limite del surreale.

Torniamo pero’ con i piedi per terra. Alla faccia di tutta la pubblicita’ che Microsoft e’ riuscita ad ottenere con la sua presentazione, resta un problemino non da poco: Surface non puo’ essere acquistato da nessuna parte. I responsabili dell’azienda si sono limitati a dichiarare che la versione RT sara’ disponibile al pubblico questo autunno, in contemporanea con il lancio di Windows 8 (quindi forse a novembre), mentre quella Pro seguira’ circa 90 giorni dopo (quindi all’inizio del 2013). E quanto costera’? Microsoft si e’ limitata a dire che il prezzo sara’ concorrenziale, mentre restano un mistero molti dettagli tecnici cruciali, a cominciare dalla durata di carica della batteria.

Tutto questo ha scatenato uno tsunami di sarcasmo fra le legioni di aderenti al Culto del Mac, che hanno immediatamente bollato Surface come un esempio da manuale di “vaporware” (tutto fumo e niente arrosto). Fra gli analisti di mercato un po’ piu’ sofisticati il fatto che Microsoft abbia scelto di annunciare Surface con parecchi mesi di anticipo sulla sua effettiva disponibilita’ viene spiegato con l’esigenza di non sconvolgere troppo il modello di business che ha garantito finora la prosperita’ di quell’azienda. Dopotutto, al contrario di Apple, che non deve rendere conto a nessuno delle sue scelte, visto che ha sempre seguito un modello d’integrazione verticale fra hardware e software, facendo tutto da se, Microsoft resta principalmente un produttore di software. Avvisare con grande anticipo partner come HP, Acer, Lenovo, Azus, Samsung e Sony della sua decisone di entrare nel business dell’hardware e’ certamente un modo per indorare una mossa che loro potrebbero percepire come concorrenza sleale, stuzzicandoli a proporre prodotti altrettanto innovativi e proteggendosi da accuse di abuso della posizione di monopolio di cui gode grazie a Windows.

Nulla ovviamente garantisce che le promesse di Surface saranno mantenute. Un prezzo troppo alto, una batteria dalla vita troppo breve, la mancanza di supporto per i network dati cellulari, bachi nel software, uno slittamento nella data di lancio: i potenziali intoppi sono una marea. Ma se vogliamo essere onesti bisogna riconoscere che negli ultimi anni, proprio nel campo dell’hardware, Microsoft e’ riuscita a sorprenderci con almeno un paio di prodotti di enorme successo. Il primo e’ l’Xbox, che nel mondo anglosassone, oltre a console per i videogame, e’ silenziosamente diventata la scatolina magica usata da milioni famiglie per collegare la Tv ai servizi di streaming internet per film e video (un obiettivo che Apple Tv ha miseramente fallito). E l’altro e’ Kinect, quel sofisticatissimo sensore che permette di interagire con l’Xbox usando comandi gestuali e vocali invece del classico controller.

Nessuno si ricorda’ piu’ che quando la Xbox debutto’ il mercato delle console per videogame era dominato esclusivamente da marchi giapponesi, e nessuno si aspettava che gli americani di Redmond potessero conquistarne una solidissima fettona (scalando da zero alla seconda posizione), cosi’ come e’ facile scordarsi che nei due mesi successivi al lancio di Kinect ne furono venduti oltre otto milioni di esemplari, stracciando il record detenuto fino ad allora da iPhone e iPad come piu’ veloci best seller nella categoria dei gadget elettronici.

Inutile aggiungere che e’ sicuramente troppo presto per provare a predirre se Surface sara’ in grado di emulare e superare imprese del genere. Ma il ritmo dei nuovi annunci in arrivo da parte di Microsoft lascia abbastanza stupefatti. Questo autunno, oltre a quel tablet, vedremo infatti il debutto di Windows 8 per i PC, e di Windows Phone 8 per gli smartphone, e della nuova piattaforma Metro per le apps, e di quella chiamata SmartGlass (compatibile non solo telefonini forniti di OS Windows, ma anche con iPhone, iPad e gadget Android) per collegare smartphone e tablet alla Xbox e quindi alle Tv. Per la prima volta a memoria d’uomo, tutti questi ingredienti promettono di essere compatibili e integrabili fra loro, in modo intuitivo e addirittura “bello” esteticamente, e con il potenziale quindi di andare a scombussolare le rendite di posizione di Apple, Google, Sony, Amazon, Samsung, e chi piu’ ne ha piu’ ne metta…

Suona troppo incredibile per essere vero? Forse. Ma il fatto che Microsoft abbia lavorato allo sviluppo di Surface per ben tre anni, senza che all’esterno trapelasse una singola indiscrezione, lascia aperto l’interrogativo di quali altre diavolerie potrebbero saltar fuori dai suoi laboratori, che dopotutto sono zeppi di premi Nobel e migliaia di tecnici smaniosi. Viene insomma da sospettare che i vertici di Redmond, scottati dall’incredibile successo dei prodotti Apple, si siano finalmente decisi a dar carta bianca ad una nuova generazione di ingegneri — i “figli di Bill Gates” in un certo senso — pur di tentare di strappare alla concorrenza di Cupertino un po’ di quel quoziente “cool” di cui i prodotti Microsoft non hanno mai goduto.

A noi, come consumatori, tutto questo dovrebbe far solo piacere. Al di la’ del fatto che queste nuove merci marchiate MS alla fine le compri davvero qualcuno, oppure no, una bella fiammata di feroce concorrenza sul mercato sara’ certo benefica. Spingendo i prezzi al ribasso. Accellerando il ciclo dell’innovazione. Stimolando nuove modalita’ di fruizione dell’universo digitale. Per la gioia del geek che ormai vive dentro ad ognuno di noi!