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SARAH CONNOR MUST DIE
VARIE

Arriva Sparlamento



Non so a voi, ma a me le olimpiadi hanno montato un pò la testa. Tanti sport, tanti atleti e tante storie che ti raccontano come una medaglia può nascondersi in ognuno di noi. A volte poi la medaglia si nasconde proprio bene e così il tracollo della Pellegrini arriva proprio a Londra ( era ora! Odiavo leggere delle sue storie d’amore neanche fosse una diva degli anni 30, e poi chissene se le piace mangiare i pavesini nel suo tempo libero, ma un pò di sana dieta prima della gara??? Ma fosse poi che porta sfiga fare gli spot di merende e merendine per bambini?)

Comunque tornando a noi c’ha fatto star bene e bene ha fatto ad esempio Jessica Rossi che ha conquistato la medaglia d’oro nel tiro a volo. La sua vittoria è divenuta così il simbolo di quell’Emilia ferita che non molla e che vincerà di nuovo. L’immagine della gioia familiare, in una tenda che prende fuoco solo a vederla, perchè nella bassa i 40 gradi si sentono doppi: per la rabbia e l’umidità e chissà poi chi delle due sparirà per prima, ti regalano finalmente l’orgoglio di essere italiano. Un’italianità perfetta che lega il nord al sud meglio del parmigiano sulla nostra pastasciutta. Come non parlare del bronzo nel judo della piccola Rosalba Forciniti. Minuta, bionda, deliziosa e col brillantino sul canino. E noi lì un pò alla Renè a urlarle dai dai dai. E piccina piccina si diceva ce l’ha fatta. L’ha tirata su, l’ha messa sotto e l’ha spinta via, fuori dal cerchio, quell’avversaria perfettina che non s’è spettinata neanche un pò e che però è rimasta a guardare dal basso un’altra che saliva sul podio. E se il fairplay di Rosalba è stato impeccabile, la tenacia e la volontà sono state pari a quelle di Maroni nel buttare letteralmente fuori dal cerchio magico e dalla lega stessa i tanto odiati Rosy Mauro e il Trota. E lì altro che 52 kg, tra diamanti, bodyguard e false lauree senza la magistratura luilì, il nuovo capo del carroccio non ce l’avrebbe mica fatta! Rosalba invece ha fatto tutto da sè, proprio come Diego Occhiuzzi che grazie alla sua sciabola la vita da mediano se l’è proprio lasciata alle spalle quando ha indossato la medaglia d’argento. E non c’entra essere nati al Vomero, certe volte dove nasci non significa nulla. Il merito è anche questo, conta solo dove vuoi arrivare. E di strada da fare anche senza avere delle gambe vere Pistorius ne vuole (per)correrre ancora. È vero non è italiano, ma come si fa a non citarlo? Lui che ha vinto la battaglia più importate, lui che ha abbattuto ogni tipo di barriera architettonica esistente scavalcando le staccionate che dividevano gli atleti delle olimpiadi da quelli delle paralimpiadi e potrei quasi giurarci senza l’ausilio dell’olio cuore.

E adesso i miei 4 lettori si chiederanno ma che c’azzecca tutto sto discorso? Ed eccoci ritornare all’inizio. Perchè se le olimpiadi di Londra ci dimostrano che in ognuno di noi può nascondersi una medaglia allora io mi chiedo in quale disciplina potrò mai applicarmi per essere premiata? Adesso io di muscoli non ne ho molti ma uno, a dire dei miei amici pare molto sviluppato. Siori dicesi la lingua! E siccome voglio veramente vincerla questa medaglia, tanto pur sparlè, ho deciso di raccontarvi in questa mia rubrica cosa accade nelle stanze del potere. Cosa succede a Montecitorio e a Palazzo Madama, dove chissà per quale strana alchimia la moquette rossa profuma sempre di buono e il transatlantico sembra il mercato del paese con la gente che passeggia sparlottando e ridendo non rendendosi conto di ballare sul ponte del Titanic. Vi presento Sparlamento con una piccola premessa: io corro per vincere è vero ma mai tiferò per l’antipolitica. Perchè se è vero che la squadra della politica ce la mette tutta ma proprio tutta per perdere, credo anche che l’antipolitica non vincerà mai perchè in Italia di atleti, militanti, cittadini, sindaci e intellettuali che si allenano per un paese competitivo e vincente, più di Balotelli quando agli Europei ha segnato una doppietta contro la Geramania della Merkel, ce ne sono.

E se resisteremo allo spread, alla Bce e agli speculatori nonostante al comando a volte si ha l’impressione di avere più Schettino che capitan Nemo, sarà anche perchè io tifo per vincere. Per me in primis e poi per il paese.

Perchè nessuno, che si sappia, si salverà da solo. Sharare per credere.