La puntata numero uno di Weekly Song è dedicata ad un campione di altri tempi e va online proprio in occasione del 120° anniversario della sua nascita.
Sto parlando di Tazio Nuvolari, il leggendario automobilista di Castel D’Ario che fra il 1920 e il 1950 ha infiammato gli autodromi di tutto il mondo entrando a pieno diritto nella “hall of fame” dell’automobilismo.
La sua storia ha ispirato la scrittura di una delle più belle ed evocative canzoni della musica italiana, il brano intitolato semplicemente “Nuvolari” porta la firma di Roberto Roversi, importante poeta e scrittore italiano recentemente scomparso, che nel 1976 affida l’interpretazione del suo capolavoro a Lucio Dalla.
L’immagine di Nuvolari che ci viene fornita è quella di un campione implaclabile. Una leggenda vivente in grado di trionfare anche quando la sua auto era in fiamme o perdeva pezzi per strada.
Nella sua parole Roversi inquadra subito il personaggio:
Nuvolari ha la bocca sempre chiusa, di morire non gli importa niente… Corre se piove, corre dentro al sole, tre più tre per lui fa sempre sette… Con l’Alfa rossa fa quello che vuole, dentro al fuoco di cento saette!
Nuvolari fu anche un grande innovatore della guida sportiva. Enzo Ferrari gli attribuisce l’invenzione della “sbandata controllata”. Una manovra molto azzardata, soprattutto se pensiamo alla tecnologia con cui venivano fabbricate le automobili negli anni ’30, che consisteva nell’affrontare le curve con un secco colpo di sterzo per poi controsterzare e schiacciare subito l’acceleratore.
Oggi è una tecnica normalmente utilizzata nel rally, ma ai tempi ragazzi… le macchine erano ben diverse! Soltanto pensarla una cosa del genere era una follia.
La carriera di Nuvolari è costellata di imprese epiche. Quella che più mi piace ricordare è quella del 1935, quando “in barba” ai gerarchi nazisti conquista il primo posto al Gran Premio di Nürburgring con una vettura considerata nettamente inferiore rispetto alle potenti Mercedes Benz e Auto Union.
Non da meno il piazzamento al 13° posto in una gara della Coppa Andrea Brezzi, dove il campione conclude la sua corsa … senza volante!
Seguono e precedono record incredibili, titoli mondiali e spaventosi incidenti in cui viene dato per spacciato ma, come dice Roversi …C’è sempre un numero in più nel destino quando corre Nuvolari.
In un’Italia che ancora non conosce la televisione la leggenda di Nuvolari si autoalimenta di attese spasmodiche, passaparola e grida di incitamento. Momenti di reale aggregazione in un paese che esce dal feroce incubo della grande guerra e che poi piomba quasi subito nel ventennio fascista. Un’Italia povera e martoriata che però grazie a questo piccolo uomo, basso di statura e al di sotto del normale, gioisce e placa, almeno per un po’, la sua sofferenza.
Buon ascolto.
Nuvolari è basso di statura, Nuvolari è al di sotto del normale
Nuvolari ha cinquanta chili d’ossa Nuvolari ha un corpo eccezionale
Nuvolari ha le mani come artigli, Nuvolari ha un talismano contro i mali
Il suo sguardo è di un falco per i figli,
i suoi muscoli sono muscoli eccezionali!
Gli uccelli nell’aria perdono l’ali quando passa Nuvolari!
Quando corre Nuvolari mette paura perché il motore è feroce mentre taglia ruggendo la pianura
Gli alberi della strada
strisciano sulla piana,
sui muri cocci di bottiglia
si sciolgono come poltiglia,
tutta la polvere è spazzata via!
Quando corre Nuvolari, quando passa Nuvolari, la gente arriva in mucchio e si stende sui prati, quando corre Nuvolari,
quando passa Nuvolari,
la gente aspetta il suo arrivo per ore e ore
e finalmente quando sente il rumore
salta in piedi e lo saluta con la mano,
gli grida parole d’amore, e lo guarda scomparire
come guarda un soldato a cavallo,
a cavallo nel cielo di Aprile!
Nuvolari è bruno di colore, Nuvolari ha la maschera tagliente
Nuvolari ha la bocca sempre chiusa, di morire non gli importa niente
Corre se piove, corre dentro al sole
Tre più tre per lui fa sempre sette
Con l’ alfa rossa fa quello che vuole
dentro al fuoco di cento saette!
C’è sempre un numero in più nel destino quando corre Nuvolari
Quando passa Nuvolari ognuno sente il suo cuore è vicino
In gara Verona è davanti a Corvino
con un tempo d’inferno,
acqua, grandine e vento
pericolo di uscire di strada,
ad ogni giro un inferno
ma sbanda striscia è schiacciato lo raccolgono quasi spacciato!
Ma Nuvolari rinasce come rinasce il ramarro
batte Varzi, Campari,
Borzacchini e Fagioli Brilliperi e Ascari..