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Il gatto più famoso del mondo entra nelle gallerie



Hello Kitty, una delle icone più internazionali di questa epoca, entra in grande stile a fare parte del mondo dell’arte con uno show presso l’Openhouse gallery di New York. Artisti come 64 Colors, Adam Wallacavage (above), AIKO, Betsey Johnson, Cat Cult, Danni Shinya Luo, Grant Cobb, Jeremyville, Jessica Louise, Kenton Parker, Kime Buzzelli, Linas Garsys, Mark Mulroney, Miguel Paredes, Natalia Fabia, Niagara, Nicole Bruckman, Nina Chanel Abney, Paul Frank, POSE, Raul Gonzalez, RISK, Ron English, SEVER, Shane Jessup, Simone Legno, THANK YOU X, Tim Conlon, Tristan Eaton, e altri ancora, hanno interpretato la figura creata dalla Sanrio secondo la propria sensibilità estetica.

Hello Kitty nasce nel 1974, 14 anni dopo che il marchio della Sanrio fu fondato. Ha vissuto 37 anni nell’immaginario collettivo di innumerevoli fanciulle, grazie al merchandising messo in commercio a partire sin dai suoi esordi. Dopo essere stato uno sticker, dopo essere apparso su milioni di abitini firmati (anche la famosa creatrice di gioielli Taraina Tarantino l’ha celebrato in numerose sue creazioni), adesso la gattina con il fiocco rosso si é posata su tele, candelabri (incredibile il lavoro di Adam Wallacavage che ha illuminato la serata) e quant’altro per una 3 gg di mostra curata da Roger Gastman.

All’opening della galleria ovviamente Hello Kitty era presente, nella forma di un pupazzo a misura d’uomo, che si é fatto fotografare con artisti (presente all’opening anche AIKO) e star pervenute per l’evento (magica la comparsa della designer Betsy Johnson). Come giveaway omini di pan di zenzero e dolciumi vari sono stati distribuiti durante la serata, contribuendo all’atmosfera di dolcezza generale che si respirava per l’occasione.

Il potere di Hello Kitty é quello fondamentalmente di essere una tela bianca, i suoi tratti, minimali e sintetici, permettono un gioco facile per gli artisti che hanno rielaborato quelle stesse poche forme secondo il proprio punto di vista. D’altro canto la fascinazione da parte del pubblico dipende allo stesso modo dalla semplicità dei tratti di Kitty, semplicità che permette un effetto di empatia immediata con il personaggio e il suo universo simbolico.

Presente con un’opera all’evento anche il lavoro di Simone Legno, padre del marchio Tokidoki, rinomato per le sue figurine di donne giapponesi che si interfacciano con personaggi simili a quelli dell’universo Sanrio (in Kawaii style). Tokidoki ha anche collaborato con la casa di Hello Kitty dando vita ad una serie di prodotti limitata.