Ulrika Kestere è una fotografa scandinava che nel passato 2012 ha raggiunto la grande notorietà grazie alla serie “Girl with 7 horses”, favola mitica e proiezione privata dell’immaginario di questa artista: “C’era una volta una ragazza che aveva 7 cavalli invisibili. La gente pensava che fosse pazza e che i 7 cavalli fossero immaginari,(come spesso avviene nel mondo dell’infanzia, n.d.r.). Ma non era questo il caso. Con l’arrivare dell’autunno, la ragazza trascorse un’intera giornata a lavare tutti i vestiti. Li appese ad una corda nel suo giardino per lasciare che il dolce e tenue sole d’autunno li asciugasse. All’improvviso arrivò una terribile tempesta ed un vento feroce trascinò via tutti i vestiti e i sette i cavalli (poiché invisibili non pesavano molto!). La ragazza, tristissima, trascorse l’intero autunno cercando ad uno ad uno ognuno dei sette cavalli, dispersi per la campagna e avvolti nei suoi vestiti”.
Protagonista di numerose delle sue magiche composizioni (la soluzione più semplice per reperire un soggetto fotografico, sostiene) e figlia di un immaginario mitico ed incantato come a volte solo il mondo scandinavo sa essere, con le sue figure della natura e i suoi simbolismi iconici, Ulrika è anche una fine illustratrice (la fervente immaginazione compositiva non poteva che ricercare altre forme di espressione utili). Le illustrazioni in bianco e nero posseggono la stessa sensibilità delicata e impalpabile delle istantanee: i protagonisti sono simpatici personaggi del mondo animale, rappresentati in abitudini e attività del mondo degli umani.
Cresciuta a stretto contatto con la natura, in paesaggi da fiaba, e dotata di uno sguardo romantico e sognante, Ulrika è un vero e proprio talento nella realizzazione di composizioni semplici ma di grande impatto emotivo. All’interno della serie dei cavalli la sua figura si relaziona con la riproduzione fantastica delle sagome degli animali, alle quali viene data forma con abiti propri: nel legame degli indumenti- e dunque dei cavalli- con l’artista, si concentra un effetto di straniamento e di calda initmità insieme. Ha inoltre lavorato con le creature a quattro zampe già in passato, ispirandosi ad esempio al lavoro del grande William Wegman celebre per i suoi ritratti di cani.
Alla domanda fattale sul sito del celebre marchio di fotografia “Lomography” in merito al colore risponde: “E’ la caramella per l’artista”, a significare ulteriormente il suo punto di vista puro e innocente sulle cose (da notare che gli schizzi a mano di Ulrika sono, al contrario, fondamentalmente in bianco e nero). La bellezza e l’originalità dei suoi scatti stanno proprio nella capacità che Ulrika di proiettare una visione propria del mondo dell’infanzia su piano del reale, come in una sorta di realismo magico che infonde nelle cose un tocco assolutamente originale.
Il sistema dei miti e delle favole nordiche si assapora vagamente in quasi ogni ritratto, senza mai sfociare nello scontato bensì in situazioni nuove e uniche che attraggono magneticamente l’occhio dello spettatore. Ulrika oltre ad avere un sito su cui potrete scoprire anche il suo lavoro da illustratrice (il suo futuro sembra biforcato tra due grandi universi visivi), mantiene un blog su cui potrete seguire la sua vita e le sue evoluzioni creative.