A Città del messico sono stati aperti i bauli rimasti chiusi per oltre 50 anni nella Casa Azul, luogo in cui avevano vissuto Frida Kahlo e Diego Rivera. Documenti, foto, opere e vestiti (più di 300 capi di abbigliamento) sono stati messi in mostra presso la casa-museo
Fino al 31 gennaio 2013 sarà possibile ammirare gonne, corsetti, costumi da bagno mai mostrati prima al pubblico. Circe Henestrosa, che ha curato la mostra, ha voluto utilizzare gli oggetti personali e i capi d’abbigliamento di Frida per “spiegare la costruzione della sua identità, attraverso le variabili dell’etnicità e della disabilità” (ebbe infatti un incidente in autobus che la paralizzò per lungo tempo a letto quando era adolescente, dunque fu costretta ad utilizzare indumenti ad hoc, come anche alcuni dispositivi medici utilizzati per coprire le imperfezioni del corpo causati dalla polio contratta da piccola).
“L’identità di Frida Kahlo, espressa attraverso l’immagine visuale, così d’impatto, costruita con il suo abbigliamento” viene così affrontata da un nuovo punto di vista, senza dimenticare “la sua influenza sulla scena del disegno e della moda contemporanea, attraverso l’uso dei tessuti messicani”. La mostra si sviluppa in cinque sale (L’introduzione allo stile di Frida Kahlo, Lo sviluppo del suo stile distintivo, Geometria, frammentazione e composizione, Il corsetto decorato (come arte) e come avanguardia, Fiori, pizzi, cotone e il colore bianco).
Convinta che quello che indossava visualizzasse ciò che era dentro di sè (da qui il guardaroba estremamente variopinto), Frida ebbe anche alcuni aborti e la sua salute fu sempre cagionevole, ciò nonostante, gli eventi tragici che hanno costellato la sua vita hanno costituito grande fonte di ispirazione per la creazione del suo immaginario visivo.
«È un vero tesoro quello che abbiamo trovato», afferma la direttrice del museo, a proposito della mostra che si intitola “Le apparenze ingannano: i vestiti di Frida Kahlo”. «Si è cominciato a classificare gli indumenti nel 2004, quando si sono celebrati i 50 anni della morte della pittrice. Era stata realizzata una piccola esposizione, ma con poco guardaroba”. Gli abiti inoltre sono stati disegnati da Frida e riprodotti nei suoi numerosissimi autoritratti ovviamente. Con il suo stile questa donna ha lasciato un’impronta inconfondibile che ha influenzato il design e il marketing della moda ovunque.
“Nel modo di vestire di Frida si può riconoscere la creatività e il suo senso profondo del colore. Il suo abbigliamento, oltre a essere un modo di nascondere fragilità fisica ed emozionale, traduceva il suo temperamento. I suoi vestiti erano un elemento fondamentale nella costruzione della sua forte personalità, che l’ha fatta entrare nella storia della pittura del XX secolo” sostiene Carlos Phillips, direttore generale dei Musei Dolores Olmedo, Diego Rivera e Frida Kahlo.