L’acclamata serie televisiva GIRLS, realizzata da Judd Apatow (produttore) e Lena Dunham (giovane autrice, regista e scrittrice della serie), é la storia di 4 amiche che vivono a Brooklyn, Greenpoint, post college, e alla ricerca di una collocazione nel mondo reale nella Big Apple. Ha debuttato sulla HBO nel mese di aprile del 2012, concluso la sua prima stagione nel mese di Giugno, e in questa settimana é appena andato in onda l’inizio della seconda stagione negli States.
Ad un primo sguardo potrá sembrare la versione del nuovo millennio di Sex And the City (citato nelle prime puntate come punto di riferimento da una delle eroine, Shoshanna, per descrivere personaggi a livello di stile e personalità), eppure a ben vedere GIRLS rappresenta un prodotto diverso, a tratti quasi più crudo ed imbarazzante del suo predecessore, e paradossalmente per questo anche più credibile. Giá, perché mentre Carrie vive sull’isola di Manhattan con una collezione di scarpe dello stesso valore del suo appartamento, Hannah (la protagonista) al contrario, per perseguire il sogno di scrivere il suo libro, non riesce nemmeno a pagare l’affitto di casa, che all’inizio divide con Marnie, la quale invece, con il suo lavoro in una galleria d’arte e l’apparenza sempre perfetta e pulita, rappresenta quasi una nemesi della Charlotte di Sex and the City.
Poi c’é Jessa, la giramondo viveur che incanta uomini più grandi di lei grazie al suo fascino da Lolita (qualcuno all’interno della serie la definisce come il viso di BB con il fondoschiena di Rihanna), che reduce dai suoi ultimi viaggi trova ospitalità dalla ben più pacata Shoshanna, vergine alle prime armi con gli uomini, che vive totalmente assorta nel proprio mondo al contrario della più sveglia cugina.
Le relazioni sentimentali vengono messe in scena senza il minimo pudore da parte di nessuna delle ragazze, che spesso vengono colte nella propria nuda intimitâ (da notare che i corpi delle fanciulle non sono quelli di stilizzate modelle pelle e ossa, invece, la carne si manifesta come un elemento del tutto naturale, scevro da restrizioni estetiche caratteristiche dei nostri tempi).
Cosí come in Sex and the City poi anche in GIRLS la città, pur facendo da sfondo, finisce sempre con l’essere la quinta protagonista. Se in Sex and the City infatti le ragazze parlavano di Brooklyn come l’incubo personale di Miranda, costretta a lasciare l’isola per ragioni di famiglia, qui invece i paesaggi di Greenpoint sono parte essenziale dell’atmosfera underground e “vissuta” che anima la vita di queste moderne eroine, che con i propri problemi esistenziali, offrono uno spaccato generoso e emblematico di vita reale. Il glamour patinato e dal gusto per alcuni eccessivo che aveva caratterizzato le vicende delle ormai “vecchie” girls, lascia il posto all’onesta e non meno divertente narrazione di Hannah e le sue amiche.