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Freak Orlando di Ulrike Ottinger



Continuando il nostro viaggio tra le pellicole oscure e misteriose della storia del cinema facciamo tappa nella Germania degli anni ’80.

Fino a pochissimo tempo fa una delle pellicole divenute celebri come “film che non vedremo mai” è “Freak Orlando”. Ma ultimamente, grazie al web, il miraggio di poter reperire i fotogrammi invisibili diretti da Ulrike Ottinger nel 1981 potrebbe divenire realtà.

Ulrike Ottinger è una prolifica pittrice e regista tedesca la quale, ispirandosi al romanzo di Virginia Wolf “Orlando”, ha prodotto il proprio progetto più ambizioso, ovvero mettere in scena una sorta di storia del mondo dalle origini ai nostri giorni, senza però tralasciare gli aspetti più cupi dell’evoluzione, cioè gli errori, l’incompetenza, la sete di potere, la paura, la follia, la crudeltà del genere umano.

La storia è divisa in cinque capitoli e il cast è quasi interamente popolato da freaks autentici, a volte manipolati anche con protesi e trucco.

Nani, donne-albero, profeti con due teste, gemelli siamesi si muovono tra boschi di ispirazione favolistica e moderni centri commerciali, presentando una visione della nostra realtà rappresentata come se fosse la messa in scena di un gigantesco baraccone.

Chi ha avuto modo di assistere a qualche rara proiezione (come quella di alcuni anni fa al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Barcellona) ha testimoniato che l’impianto visivo e concettuale è piuttosto impressionante, e ricorda inevitabilmente (ma, forse, senza raggiungerne le vette, potremmo aggiungere senza però aver visionato ancora il film) le opere di Alejandro Jodorowsky e Werner Herzog.

Abbiamo detto che fino a poco tempo fa la pellicola era quasi invisibile, ma ora qualche spiraglio sembra aprirsi: innanzitutto di “Freak Orlando” sembra essere esistita una misteriosa versione giapponese in vhs, ovviamente ora irreperibile sul mercato, ma pare esisterne anche una versione in dvd (forse venduta nei bookshop dei musei e durante le proiezioni) di cui qualcuno è in possesso.

Se siete bravi websurfer, però, potreste riuscire a scovarne una copia direttamente dalla rete, ovviamente in tedesco senza sottotitoli.

Per gli impazienti, invece, che vogliono farsi un’idea dell’opera è possibile visionare alcuni brevi estratti proposti su youtube: