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Bugo@Viper



Che serata strana venerdì!

Io e Omar siamo andati al viper al concerto di Bugo.

Premetto, non sono una fan di bugo, ma penso che raramente sia andata completamente a digiuno ad un concerto ed essermi divertita così tanto.

Persone strane. Tanto strane. Tanto diverse. C’era il viper completamente pieno di ragazzi, erano piu’ i maschietti delle femminucce. Portavano pantaloni parecchio stretti, o anche parecchio larghi o anche parecchio normali. Ed i ciuffi. C’erano schiere di tipi ciuffati, un po’ emo ma non cosi’ dark e decisamente più griffati. O no. C’erano capelloni dall’aria un po’ sfigata che ci sentivano un monte e tanti tanti altri, che per quasi 2 ore di Contatti erano rapiti, rapitissimi e partecipi da questo strano sound.

In comune avevano l’essere emozionatissimi. Ora, e’ raro sentirlo dire a dei maschi: esseri normalmente mono-emozionali e mai ad alta voce, ho sentito più di uno dire proprio :”Sono emozionatissimo” chiaramente riferito all’imminente concerto di Bugo. in fila fuori, al bar e poi sotto al palco. Erano realmente emozionatissimi.

Poi verso le 23 il tanto atteso concerto e’ iniziato. Sono usciti in mise da Visitors, non verdi ma con la maglietta con tanto di V, il bassista, il batterista e il tastierista. L’ordine non ve lo potrei dire, perché erano 3 cloni. Di Moby tra l’altro. Cuffi…sicuramente strani. Poi e’ uscito Bugo, anche lui con, t-shirt da visitor e chitarra.

Strano, e stranamente ipnotico, questo cantante con dei jeans inverosimilmente stretti ed un voce particolare, chiara e graffiante. Ha cantato di cose strane, temi surreali e assolutamente attuali, preoccupazioni vere: come entrare nel giro giusto, il gel che finisce la mattina e la nave che va nel mare, che porta con se le delusioni che non riusciamo a dimenticare. Maledetta nave. Maledetto mare.

Strano. no?