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The Millionaire



themillionaire poster

Is it written?

E’ scritto? ci lascia così alla fine del film The Milionaire ( Slumdog Milionaire).

Ovvero: è il destino o è la volontà che fa la vera differenza?

Facciamo un passo indietro. Come può un regista superlativo come Danny Boyle raccontare una storia potenzialmente pesantissima in un modo geniale, divertente ed estremamente chiaro?

Non lo so ma l’ha fatto. In The Millionaire, sì sì Millionaire proprio come il gioco con Gerry Scotti, c’è Jamal. Non si puo’ certo dire che non sia uno sfigato, perche’ gliene capitano di tutte, ma non e’ dipinto come uno sfigato. E’ un ragazzino di Bombay, che viene su a stento e di stenti, con Salim, il fratello e Malika. Un po’ 3 Moschettieri, un po’ sopravvissuti. decisamente sopravvissuti.

E Danny Boyle ci racconta questa storia con gli occhi di Jamal, quando ad un passo da vincere 20 milioni di rupie, viene arrestato con l’accusa di aver imbrogliato, di sapere già le domande.

Dinamico, profondo, con degli attori superiori ed una colonna sonora da paura, The Millionaire ribalta tutto, il sangue di un fratello diventa meno di acqua, le offese diventano un debito di gratitudine, l’amore abbandono e il premio…già’… qual’ era il premio?

Salim ad un certo punto dice: “Jamal non si arrenderà mai” che sia davvero questo quello che scrive il destino, e non una mano sconosciuta?

Non lo so, ma questo e’ il vero film di Natale. E’ perfetto. E’ bellissimo.

Se fosse necessario dirlo, godetevi tutti i titoli di coda, meritano anche quelli.

Oh Danny Boyle, Oh Danny Boyle, I love you so…