Tra i cd che sono arrivati in redazione nell’ultimo periodo vi segnalo “Pentothal” il ritorno sulla scena del trio ascolano Fog Prison. Ide, Braka e Pablo danno così alle stampe il seguito di “Fiero Prigioniero”, un disco ben fatto con degli ospiti importanti.
Un disco, nonostante l’uscita a ridosso del periodo estivo, dal sound e dalle tematiche molto scure e rabbiose, un grande calcio in culo – in quindici episodi – a tanta ipocrisia che permea l’ambiente del rap italiano.
Ho raggiunto gli amici ascolani per fare una breve chiacchierata sul nuovo lavoro.
Perché il Pentothal?
Il pentothal, o anche comunemente detto siero della verità, è soprattutto usato in ambito fumettistico o cinematografico per estorcere verità a chi lo si inietta… la nostra idea era di prendere una bella dose di pentothal e appunto cercare di dire tutta la verità ed essere sinceri di fronte a noi stessi ma soprattutto a chi ci ascolta. Il concept del disco è proprio questo, dire la nuda e cruda verità, bella o scomoda che sia.
Questo può essere utilizzato a vari scopi: come sedativo, come siero della verità, come iniezione letale o come eutanasia. Che dosaggio consigliate?
Dipende dalla persona a cui va iniettato, per molti un’ eutanasia non sarebbe male! A parte gli scherzi, l’ambiente rap sta diventando sempre più artificiale e poco veritiero… si stanno dando idee e stimoli secondo noi sbagliati a chi lo ascolta, si dovrebbe tornare a fare le cose con il cuore e non pensando al portafoglio.
Il vostro disco ha un sound, e delle tematiche, molto scure.
Per quanto riguarda i beat una cosa che ci contraddistingue è che non usiamo quasi mai o comunque raramente campionamenti, tutto quello che si ascolta è scritto e suonato da noi quindi rispecchia molto il nostro stato d’animo o quello che vogliamo comunicare. Ci sono alcuni pezzi, come ad esempio “il rinnovo della cura” o “il confine”, che sia strumentalmente che a livello di testi effettivamente trattano tematiche un po’ “scure”.
Ci sono anche dei momenti più solari che spiccano nell’album, in particolare “funky fresh” e” accenditi”. Qual è la genesi di questi due brani?
Si nel disco infatti si può trovare un po’ di tutto, dai testi e beat più impegnati a cose molto più leggere e divertenti, appunto funky fresh che è stato il primo singolo del disco è una di queste… è un pezzo nato davvero per scherzo, durante la nostra permanenza a Milano da Dj Skizo: ogni sera si ascoltava roba funky dalla sua immensa e vastissima collezione di vinili e spesso lui diceva appunto “funky fresh!!” e da li abbiamo avuto sia l’idea per come strutturare il beat che come scriverci sopra. accenditi invece è un pezzo un pò più vicino al genere dancehall, ci piaceva il ritmo e come ci si rappava sopra e allora abbiamo creato il tutto, è un classico pezzo da party.
Il disco si caratterizza per dei featuring importanti, su tutti Maxi b, Tormento ed il fiorentino veterano Il Generale. Come sono nate queste collaborazioni?
Con Maxi b e Dj Yaner, che ci ha fatto gli scratch per il pezzo in dialetto “pellastre”, la collaborazione è una conferma visto che erano già nel disco precedente “fiero prigioniero” con Dargen D’amico e altri.. con Tormento invece c’è stata subito molta sintonia, infatti suonando in un concerto assieme proprio lui ci ha chiesto la disponibilità per fare un pezzo, “fino all’orlo”, il cui video, dove compare anche Primo Brown, è uscito pochi giorni fa. Per quanto riguarda Il Generale è stato amore a prima vista! Infatti l’abbiamo conosciuto suonando nella stesso locale a Firenze, (di cui tu forse sai qualcosa) e subito dopo aver suonato abbiamo fatto amicizia e pensato insieme di fare una collaborazione Ascoli – Firenze: non era la prima volta che facevamo qualcosa di reggae e il pezzo è uno dei più apprezzati del disco.
Potete raccontare la scena di Ascoli?
Pur non essendo una metropoli, la scena rap ascolana è molto florida: a parte Kenzie Kenzei che ha vinto il Tecniche Perfette e ha partecipato a Mtv Spit, c’è anche Claver Gold che collabora con molti mc della scena bolognese e c’è ElDomino che ha collaborato con vari artisti (tra cui Mecna) e spostandosi più verso la costa ci sono molti altri gruppi che vale la pena ascoltare e a cui dare spazio in tutto il panorama italiano.
Pablo, dove arriva la Roma il prossimo anno?
Per quanto riguarda la mia Roma caro Davide per quest’anno temo che siate più forti voi (Fiorentina) però ho grandi aspettative con il nuovo allenatore e sento che faremo bene!!!