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ARTS

Gli amici immaginari di Theo Ellsworth



Se per caso vi capitasse di imbattervi nella lettura del fumetto intitolato: “Capacity” scritto e disegnato da Theo Ellsworth, sicuramente vi capiterà anche di volere conoscerne meglio l’artista, che proprio ora è in mostra a Los Angeles presso la Giant Robot Gallery.
Oltre a mostrarvi alcuni dei suoi lavori vi proponiamo una piccola intervista che Theo ci ha conceduto in seguito a questo evento, con cui si conferma il suo successo di storyteller e visionario allo stesso tempo. Le storie di Theo sono un labirinto di pensieri e sensazioni illustrate da una prolifica e brulicante serie di personaggi fantastici, da mostri a fate, in panorami magnificamente decorati ed elaborati nel minimo dettaglio.
Ecco le domande che gli abbiamo posto:

Di cosa sei alla ricerca quando disegni?

Provo sempre a guardare nel mio subconscio, e scovare le cose che prima erano invisibili.

Qual è la tua parte preferita del processo di creazione?

C’è un certo stato d’animo in cui entro quando disegno che reputo molto piacevole. E ‘la sensazione di sentirsi rilassati, ma in realtà concentrati allo stesso tempo. Cerco di disegnare senza esitazione, e al contempo senza fretta. La parte più bella è quando i miei disegni mi sorprendono. Quando penso che sto disegnando qualcosa e capita invece che qualcos’altro a cui non avevo pensato comincia a venirne invece fuori. Cerco di rimanere aperto e seguire dove mi porta il disegno.

Le tue storie sono un esempio fresco di narrativa, chi sono i tuoi scrittori preferiti e chi sono invece gli artisti che prediligi?

Mi piacciono un sacco di scrittori, ad esempio Steven Millhauser, Italo Calvino, e David Mitchell sono quelli che mi vengono subito in mente. Ho la fortuna di conoscere alcuni grandi e bravissimi artisti visivi con i quali ho potuto collaborare come Sean Christensen, Daria Tessler, e Alex Chiu. Mi piacciono anche un sacco artisti outsider come Adolf Wolfili, Augustin Lesage e Ferdinand Cheval inoltre. Jack Kirby, Jim Woodring, Moebius, e Windsor McCay sono poi alcuni dei miei fumettisti preferiti.

Cosa ne pensi della scena dell’arte contemporanea, ti senti legato a questo mondo?

Non so effettivamente come mi ci trovo. Un sacco di arte a cui mi relaziono è quella di artisti Outsider, ma non mi sento di farne parte. Mi ricollego a tanta arte antica e tribale più che a un tanta roba contemporanea. Mi sento davvero vicino agli amici che stanno facendo fumetti, fine art, e anche spettacoli di burattini e folli spettacoli di arte. C’è un grande spirito di creatività qui che trovo stimolante e incoraggiante.

Il tuo ultimo spettacolo è a Los Angeles presso la galleria GiantRobot, come ti è sembrata questa esperienza?

E ‘stato fantastico! Il proprietario, Eric Nakamura è stato meraviglioso e facile da lavorarci insieme. E ‘una galleria davvero senza pretese. Sono volato giù e ho appeso 81 opere sulle mura, e un una bella folla di gente sembrava davvero che se la sia goduta. Mi piace costruire i miei personaggi in legno, per cui è entusiasmante avere una galleria che vuole che io mostri i miei lavori.
 

Sul tuo sito vendi i tuoi prodotti tramite Etsy, cosa Internet ha fatto per te e dove speri di arrivare?

Internet, ed Etsy soprattutto mi hanno aiutato a mostrare il mio lavoro in spazi che non avrei raggiunto diversamente. Mi piace avere il mio piccolo negozio on line perché posso fare arrivare il mio lavoro nelle mani della gente facendo si che resti una cosa personale. Spedisco tutto da solo.

Mi piacerebbe avere un mio spazio giorno. Mi piacerebbe fare più arte dove le persone possano partecipare. Vorrei fare sia più lavoro editoriale che performance art. Ma prima di tutto, voglio continuare a fare il mio lavoro narrativo e costruire ed esplorare mondi sempre più vasti.

Qual è il significato di “Though cloud” (il nome del suo progetto on line e del suo sito)?

Nuvole di pensiero è il modo in cui ho deciso di dare forma a pensieri per renderli tangibili. Mi piace vedere i pensieri come una forza della natura, come il tempo.

La natura in tante inaspettate versioni contribuisce a rendere il disegno organico di Theo una piccola gemma nel panorama odierno delle arti visive che probabilmente resterà nel tempo.

Navigate il suo sito e seguite la pagina FB della sua Thought Cloud Factory , infine ecco un breve video che lo ritrae mentre lavora: