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Barry McGee: dalla SF Bay Area a NYC



Barry McGee è un artista americano internazionalmente riconosciuto (ha partecipato nel 2001 anche alla Biennale di Venezia), proveniente da San Francisco. Qui si è formato ed ha praticato la sua arte, un originale mix di graffiti, folk art e optical art. Con il suo lavoro ha sempre criticato gli aspetti consumistici della società Made in Usa, promuovendo invece la diffusione di una sensibilità anti-establishment, che esalti l’individuo e le sue diversità (incarnate in quelli che sono i caratteristici personaggi a forma di sacchettino dalla faccia triste o comunque drammaticamente espressiva che lo hanno reso celebre).

Dal 12 Settembre fino al 26 Ottobre è in mostra presso la galleria di Chelsea “Cheim & Read” di New York con uno show degno di attenzione per la bellezza della colorazione e la ricchezza iconica delle soluzioni espressive (pattern geometrici si alternano armonicamente con incursioni figurative di una sana freschezza). In esposizione non solo disegni originali, ma anche pannelli in legno assemblati irregolarmente (al punto da uscire fuori dalla piattezza delle pareti), tavole da surf e piccole sculture riunite in gruppo che si rifiutano spesso persino di guardare lo spettatore, e sono invece rivolte al muro.

McGee è anche noto con i soprannomi di Ray Fong, Lydia Fong, Bernon Vernon, P.Kin, Ray Virgil, Twist e altre variazioni di Twist, le sue radici sono cinesi e il suo nome è diventato grande in principio insieme a quello dell’artista e compagna prematuramente scomparsa Margaret Kilgallen, con la quale condivideva lo stile e la figurazione piatta ma particolarissima. Di recente l’Istituto per l’Arte Contemporanea di Boston gli ha dedicato una splendida personale e il suo ritorno sulle scene newyorkesi segna un evento epico per gli appassionati della sua arte.

Di seguito un video dell’epoca che ritrae la coppia McGee/Kilgallen all’opera: