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HA LAVATO I PANNI IN ARNO
Cinema

Blade Runner 2 si avvicina. Blade Runner 2!?… sì.



 

E’ vero, questa non è proprio una notizia freschissima… ma era una notizia che necessitava tempo per esser smaltita, capire se non fosse uno dei tanti ‘troll’ di internet, una delle tante proposte che vengono lanciate dalle case di produzione per vedere la reazione… ma no. Blade Runner 2 si farà, diretto da Ridley Scott. Del film non ci sono grandi informazioni: non è certo si tratti di un sequel o di un prequel, ma le fonti più accreditate parlano di un sequel, ambientato pochi anni dopo il capolavoro del 1982. Sarà scritto da Hampton Fancher che scrisse anche la prima sceneggiatura del film originale e avrà, come abbiamo visto in film precedenti di Scott, una protagonista femminile.

E’ stagione di sequel, prequel, remake, si sa. Quello che un tempo era un tentativo patetico, senza ispirazione e senza talento diretto solo per questioni di ulteriore lucro su un nome, pare adesso diventare una macchina facile, senza pretese, senza particolari idee per creare film che si va a vedere, motivati dalla curiosità, dalla poca alternativa, dalla noia.

Blade Runner 2 è di certo nato come ha preso vita Prometheus, ultimo film di Scott e prequel alla fortunata serie di Alien. Il film non era oggettivamente bello. Non aveva originalità, né un interessante, intrigante sviluppo di trama. Tuttavia meritava visione, non per il film in sè, ma per il talento di un regista che con gli anni ha forse perso originalità ma non capacità di creare visioni spettacolari. Questi sono i sequel, prequel e remake fantascientifici di oggi. Magnifiche macchine all’avanguardia che si guardano in mancanza di altro, che rimpiangiamo nella complessità psicologica dei personaggi di un tempo, nelle magie narrative che riuscivano a a costringerci a vedere film ancora, ed ancora ed ancora… parlare e riparlarne, discuterne e infine costringerci a riguardare.

Oggi il cinema è diverso. Fare un film buono alla lunga non rende. Tanto vale farne dieci mediocri e scartare, dimenticare, sotterrare ogni tentativo precedente. Perché? Forse perché involve molti più attori, produttori, contratti che vanno risolti, appalti, promesse… mantenere viva quella gigantesca macchina di Hollywood e far lasciare spenta la mente dello spettatore medio, che Alien non lo guarda perché è un film ‘vecchio’ quindi necessariamente out, se non addirittura ‘ridicolo’ con i suoi effetti speciali fine anni settanta. C’era bisogna di qualcosa di nuovo, meno originale, meno complicato, più visivo, più accessibile, c’era bisogno di Prometheus.

Ma di Blade Runner 2? A quanto pare sì.

Era tristemente ovvio che questo sequel o prequel avesse luogo. I fan si stavano perdendo, chi vide Blade Runner al cinema è vecchio e chi lo ha visto in VHS o dvd lo ha visto dieci volte. Ormai a nessuno interessa rispettarli… bisogna creare un nuovo pubblico di un marchio che vende, di una idea che funziona. Chi amava quelle scene di una Los Angeles buia, bagnata, simil-oriente snobberà il nuovo film. Chi non le conosceva si sbrigherà a farlo prima di passare per l’unico coglione che non si lamenta di Blade Runner 2. Ai pochi che la pellicola originale comunque non interessava potrà saltellare sui divanetti del cinema per i nuovi effetti speciali, nuove armi, nuovi mezzi. E’ giunto l’iper HD signori, il 3D, il cinema nella sua massima spettacolarità, non c’è più spazio per i ricordi di un androide che vuole soltanto poter sognare, vivere la vita senza saper l’ora esatta della propria morte.

E noi? non c’è più spazio per noi, non c’è più spazio per i ricordi di uno spettatore che vuole soltanto poter sognare, vivere la vita senza dover sapere l’ora del prossimo film che stupri il suo amore per cinema.