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Weekly song #35 – Eve Of Destruction



Se c’è un conflitto che ha segnato per sempre una generazione è senza dubbio quello del Vietnam.
Una guerra imperialista durata ben 15 anni che oltre a mietere centinaia di migliaia di vittime ha dato il via ad una cospicua produzione musicale e cinematografica. Fra le numerose canzoni, contro quella che potrei definire una delle peggiori tragedie dell’umanità, c’è anche “Eve Of Destruction” di Barry McGuire, brano simbolo del movimento di protesta occidentale che in quegli anni scopriva l’orrore perpetuato nel sud-est asiatico.
Una guerra tornata prepotentemente d’attualità con la morte nei giorni scorsi del Generale Giap, personaggio di riferimento della seconda metà del XX° secolo nonché simbolo della lotta anti-coloniale, entrato a pieno diritto nella storia per aver sconfitto due superpotenze mondiali: Francia e Stati Uniti.

Nessun esercito di quello che già allora veniva chiamato “terzo mondo” aveva mai battuto due forze armate “occidentali”. Come racconta “Il fatto Quotidiano” sulle sue pagine online: “il generale Giap è considerato il moderno artefice dell’antica strategia della tigre e dell’elefante, basata sulla capacità del felino di rintanarsi nella giungla e di colpire il pachiderma con brevi e rapidi assalti prima di tornare a nascondersi. E così via, fino a quando l’enorme e poderoso elefante finisce per crollare sfinito sotto i colpi della piccola ma intelligente tigre. Così, per oltre trent’anni anni, il generale Giap guida la resistenza del popolo vietnamita (la tigre) riuscendo a sconfiggere le potenze tecnologiche colonialiste (l’elefante) in un’estenuante guerra di trincea. Questa tattica sarà poi utilizzata in molte guerriglie, dall’Africa al Sudamerica, con analoghi e diversi motivi, e con alterni risultati”.
Alla fine degli anni ’70 il generale Giap fu inoltre responsabile della caduta di Pol Pot, il sanguinario dittatore cambogiano a cui è imputabile lo sterminio di oltre 4 milioni di persone nel suo paese. Di umili origini e del tutto privo di una preparazione militare standard, Giap amava affermare di essersi formato presso “l’accademia della giungla”, la stessa giungla vietnamita resa nota al mondo dai film di Francis Ford Coppola, Stanley Kubrick, Oliver Stone, Robert Zemeckis e via dicendo.

Nel giorno della sua morte a 102 anni il Generale Giap è stato salutato dalla stragrande maggioranza della stampa italiana come “L’eroe dei piccoli che sconfiggono i grandi”.
Alla fine degli anni ’70 erano in molti a credere nella possibilità di una rivoluzione dal volto umano, quella del Vietnam sembrava esserlo ma poi anche Tiziano Terzani, uno dei pochissimi testimoni occidentali che documentò la sconfitta degli americani il giorno stesso in cui avvenne, dovette ricredersi.

L’aura mitopoietica del generale Giap invece non fu compromessa, nel corso della sua vecchiaia divenne addirittura celebre per le sue posizioni critiche nei confronti di chi avrebbe poi preso il potere. Il suo ricordo rimarrà indelebile. Così come rimarrà durevole il messaggio di Barry McGuire in The Eve of Destruction:

The eastern world, it is exploding
Violence flarin’, bullets loadin’
You’re old enough to kill, but not for votin’
You don’t believe in war, but what’s that gun you’re totin’
And even the Jordan River has bodies floatin’

But you tell me
Over and over and over again, my friend
Ah, you don’t believe
We’re on the eve
of destruction.

Don’t you understand what I’m tryin’ to say
Can’t you feel the fears I’m feelin’ today?
If the button is pushed, there’s no runnin’ away
There’ll be no one to save, with the world in a grave
[Take a look around ya boy, it’s bound to scare ya boy]

And you tell me
Over and over and over again, my friend
Ah, you don’t believe
We’re on the eve
of destruction.

Yeah, my blood’s so mad feels like coagulatin’
I’m sitting here just contemplatin’
I can’t twist the truth, it knows no regulation.
Handful of senators don’t pass legislation
And marches alone can’t bring integration
When human respect is disintegratin’
This whole crazy world is just too frustratin’

And you tell me
Over and over and over again, my friend
Ah, you don’t believe
We’re on the eve
of destruction.

Think of all the hate there is in Red China
Then take a look around to Selma, Alabama
You may leave here for 4 days in space
But when you return, it’s the same old place
The poundin’ of the drums, the pride and disgrace
You can bury your dead, but don’t leave a trace
Hate your next-door neighbor, but don’t forget to say grace
And, tell me over and over and over and over again, my friend
You don’t believe
We’re on the eve
Of destruction
Mm, no no, you don’t believe
We’re on the eve
of destruction.