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Weekly song #36 – One Bourbon One Scotch One Beer



 

L’Italia, si sa, è uno dei paesi con la più elevata pressione fiscale. Un dato recentemente confermato anche dal confronto con gli altri paesi del mondo; se da noi infatti la pressione fiscale è al 54% del Prodotto Interno Lordo, in Danimarca si attesta al 51,1%, in Francia al 50,3%. Chiudono la classifica Irlanda (28,4%), Stati Uniti (27,9%) e Messico (26,2%) – (Fonte: Il Sole 24 Ore).

Per non farsi mancare nulla l’attuale governo italiano ha recentemente deciso di aumentare l’imposta sulla fabbricazione e vendita di prodotti di consumo (accisa) su una bevanda molto cara agli italiani: la birra. Dallo scorso giovedì 10 ottobre infatti nello scontrino del pub (o del supermercato) sarà previsto un rincaro del 12,5 % sul prezzo della birra, destinato a crescere ancora tra il 2014 e il 2015.

Per farvi capire meglio, attualmente per ogni euro di birra, 37 centesimi se ne vanno in tasse. Se questi aumenti verranno confermati anche nel 2014 e nel 2015 la tassazione della birra raggiungerà il 45%.

In rete infuria la polemica, i produttori hanno già attivato una petizione attraverso il sito www.salvalatuabirra.it elencando in home page 6 buoni motivi per dire no. Le firme digitali sono già 42mila.
Già perché per quanto possa essere giusto tassare i così detti beni superflui, questi aumenti non colpiranno solo i 35 milioni di consumatori di birra ma anche tutti i birrifici italiani artigianali (e non) che danno lavoro a 150mila lavoratori. Se poi si considera che negli ultimi 10 anni il prezzo della birra ha subito aumenti del 70%… insomma, è difficile non schierarsi.

Nel sito salvalatuabirra.it sono elencate 6 alternative a questo aumento, e vi posso confessare una cosa? Non mi dispiacerebbe tagliare del 50% i contributi alle scuole private.

Mentre ci rimuginate un po’ sopra vi lascio con una canzone dedicata ai bei tempi andati. Quando ancora una volta si poteva “bere per dimenticare”, anche perché, al di là di facili moralismi… chi di voi non si è mai preso una bella sbronza?

Spazio quindi a “One Bourbon One Scotch One Beer”, elegante brano di Rudy Toombs nella sua prima versione interpretato da Amos Milburn e successivamente dal più famoso John Lee Hooker, immortalato in questo video a supporto della mia weekly song. O meglio… drinking song.

Salute!

Fonti: ilsole24ore.com, ilfattoquotidiano.it, parolepolitiche.weebly.com

 

One bourbon, one scotch, and one beer
One bourbon, one scotch, and one beer
Hey mister bartender come here
I want another drink and I want it now

My baby she gone, she been gone two night
I ain’t seen my baby since night before last
One bourbon, one scotch, and one beer

[spoken:]
And then I sit there
Gettin’ high
Mellow
Knocked out
Feeling good
And by the time
I looked on the wall
At the old clock on the wall
By that time
It was ten thirty daddy
I looked down the bar
At the bartender
He said, “Now what do you want Johnny?”

One bourbon, one scotch, and one beer

Well my baby she gone, she been gone two night
I ain’t seen my baby since night before last
I wanna get drunk till I’m off of my mind
One bourbon, one scotch, and one beer

[Spoken:]
And I sat there
Gettin’ high
Stoned
Knocked out
And by the time
I looked on the wall
At the old clock again
And by that time
‘t was a quarter to two
Last call
For alcohol
I said “Hey mister bartender!”
“well what do you want?”

One bourbon, one scotch, and one beer
One bourbon, one scotch, and one beer
One bourbon, one scotch, and one beer