Doveva svolgersi quest’oggi l’iniziativa di protesta delle donne saudite contro il divieto di guida nel loro paese. La manifestazione era ai nastri di partenza ma poi la minaccia di azioni legali del Ministero degli Interni Saudita, che prometteva seri provvedimenti contro quelle donne che si sarebbero messe al volante, ha convinto le attiviste a far rientrare la protesta trasformando la “giornata della guida femminile” in una più generica “campagna per la guida libera” (fonte: TMNews).
Su internazionale.it leggo che tra le motivazioni che hanno spinto i regnanti sauditi a promulgare il divieto di guida per le donne c’è anche quella che “guidare può nuocere alle ovaie e portare conseguentemente malformazioni nei figli”.
A questa motivazione “scientifica” si va ad aggiungere anche quella diffusa tramite una campagna sui social media, secondo cui far guidare le donne lascerebbe campo libero a comunismo, droga… e liberismo. Insomma, i detrattori del diritto alle guida per le donne saudite non si fanno mancare proprio nulla!
Ora, non so dov’è il vostro pensiero adesso ma il mio è a tutte quelle cose che non avrei potuto fare da piccolo o da ragazzino se non ci fosse stata mia madre o mia sorella maggiore a condurmici in macchina. Adesso molto probabilmente sarei un disadattato.
Poi penso a quei leader religiosi responsabili della promulgazione di questa legge, gente che evidentemente al posto del cervello ha un testicolo o forse manco quello.
Ai sopracitati cervelloni e nuovi assertori delle moderne teorie scientifiche secondo i quali la donna “non pole permettisi di pareggiare coll’omo” rivolgo, per quel che vale, il mio caloroso appello:
“cari illuminati e santissimi regnanti, liberatevi dalle vostre stupide convinzioni, fatevi condurre dalle vostre donne! Non diventerete né comunisti, né tossicodipendenti e nessuno metterà mai in dubbio la vostra virilità. Via giù, pensateci fra una frustata e l’altra”.
….Baby you can drive my car
Yes I’m gonna be a star
Baby you can drive my car
And maybe I love you…
Beep beep’m beep beep yeah!
Fonti: internazionale.it, tmnews.it