ARTS

Auto Ink, la scultura meccanica che fa tatuaggi religiosi

di Janos Mark Szakolczai
11 Novembre 2013

L’artista statunitense Chris Eckert ha creato una scultura meccanica autotatuatrice, ma che è anche molto di più: è un mezzo religioso, un piccolo stratagemma per sottolineare l’ingiustizia religiosa che ci circonda, incompresione e relatività morale. Come dice egli stesso:

La Geografia  è la maggiore indicazione della religione di una persona. Nasci nella propria religione. Questo non la rende irrilevante neppure corretta – la religione fornisce un quadro per la moralità di base che è molto potente e dà all’individuo una identità culturale che attraversa i confini. Ho frequentato la massa in olandese, tedesco, francese e spagnolo e mi sono sempre sentito parte di essa. Mentre la mia esperienza personale con la religione è di inclusione, di un sistema che unisce persone provenienti da diverse regioni e culture, in realtà il volto pubblico della religione è spesso di esclusione. Musulmani, cristiani ed ebrei che sanno ciò che Dio vuole. Più in particolare essi sanno ciò che Dio non vuole e apparentemente Dio non mi vuole … ne vuole te. Questo volto pubblico della religione è sempre così certo, sicuro di sé, persino arrogante. Fa ridere pensare che chiunque possa conoscere la “verità”, quando la verità è assegnata in modo casuale alla nascita.

Auto Ink è una scultura con tre asse  a controllo numerico. Una volta che l’interruttore principale viene attivato, all’operatore è assegnata una religione ed è corrispondente simbolo è tatuato sul braccio della persona. L’operatore non ha controllo sopra il simbolo assegnato. E’ assegnato casualmente o attraverso l’intervento divino, a seconda delle convinzioni personali.