Nato e cresciuto a Detroit, in Michigan, Aj Fosik è un artista che attualmente vive e lavora a Portland, Oregon, dopo avere studiato Illustrazione alla Parson di New York. Il suo lavoro si incentra sulla creazione di sculture di larga misura realizzate prevalentemente in legno, finemente lavorato e verniciato con le combinazioni di colore più svariate e interessanti.
La sua più recente mostra “Against the Infinite” ha appena aperto a New York presso la Jonathan Levine Gallery ed è un vero e proprio capolavoro di soluzioni architettoniche e figurative. Si tratta infatti di enormi ritratti per lo più di animali interpretati in maniera del tutto personale e stilizzata. Come dei grandi totem di antica fattura, bestie dal fare sacro e l’imponenza degna solo di alcune divinità di religioni pagane, i protagonisti dell’arte di questo versatile artista, sembrano parlare un linguaggio primordiale e autentico non solo per il materiale che utilizza ma anche per la forza iconica delle figure che ritaglia nello spazio.
Il tema di questa mostra esplora il concetto per cui l’umanità lotta costantemente tra una natura fisica e una simbolica di sè. I lavori si ispirano prevalentemente al lavoro di Ernest Becker, vincitore del premio Pulitzer con “The Denial of Death”, un testo a cavallo tra filosofia e psicologia. Il libro descrive infatti la civilizzazione umana come un elaborato meccanismo di difesa contro la consapevolezza della nostra mortalità.