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Community gardens: piccoli paradisi fra il cielo e il cemento



New York è ormai per lo più celebre nell’immaginario collettivo per le sue immagini di palazzi svettanti e grattacieli dalle proporzioni gigantesche. Eppure, fra i colossi di cemento, di tanto in tanto è possibile scorgere piccole aeree di verde, quelli che chiamano “Community Garden”. Si tratta di giardini pubblici a carattere locale, che gli abitanti dei quartieri curano con amore e devozione per creare paradisi urbani in miniatura. Questi spazi molto spesso sono confinati in angoli nascosti dalle costruzioni circostanti, e raramente si affacciano, come nel caso del First Street Garden, su strade di grande circolazione come ad esempio può essere “Houston” (che ricordate, non si legge “Iuston” come potreste pensare, bensí “Ouston”, almeno nella Big Apple).

Nel giardino di First Street inoltre alcuni artisti del panorama Street, come Gilf o Icy and Sot, hanno decorato un lungo murales adesso immerso nella neve, ma questo non è l’unico esempio di caso in cui natura e cultura si mischiano all’interno della vita di New York.

Dalle parti di Little Italy sorge anche quello che si chiama “Elizabeth Street Garden”, un ritaglio di terra dove sculture e statue di ogni dimensione e tipo, coprono la superficie di questo piccolo community garden che rischia da un giorno all’altro di scomparire (ovviamente a causa dell’incredibile speculazione edilizia che minaccia l’esistenza di qualsiasi cosa che non porti un guadagno immediato ai possessori dei terreni sull’isola di Manhattan). Di recente anche il fotografo francese JR ha affisso qua una delle sue celebri immagini in bianco e nero.