Il vento del razzismo più becero continua a soffiare sul nostro continente.
A gonfiarne le vele nel territorio italico ci pensa il portavoce del M5S Rocco Casalino, in questo video alle prese con le sue inopportune teorie sull’odore dei poveri e degli extracomunitari:
Mentre aspettiamo le sue sacrosante dimissioni… ah no, aspettate…Dalla regia mi dicono che nel M5S la “diversità di opinione” è leggittima. Come non detto!
Spostantosi poco più a nord, in quel bellissimo paese dove tutto funziona e dove i capitali esteri prosperano indisturbati, troviamo la Svizzera che con un referendum popolare decide di chiudere le frontiere ai lavoratori stranieri, non tenendo così fede agli accordi europei sull’immigrazione.
Nel frattempo, con un tempismo quasi encomiabile, l’Unione Europea blocca i negoziati sull’elettricità con il paese elvetico: “non è possibile accettare una divisione fra la libera circolazione delle persone dalla libera circolazione dei capitali”. La posizione del consiglio Ue, almeno in apparenza, sembra essere netta. Della serie: “volete fare affari con noi? Bene, rispettate i nostri accordi”.
E l’estrema destra europea che fa? Resta a guardare? No davvero. Secondo quanto riportato dal quotidiano Pagina 99 nella sua edizione cartacea di martedì 11 febbraio “il voto svizzero contro l’immigrazione ha suscitato l’entusiasmo di Marine Le Pen – leader del Front National Francese, dell’olandese Geert Wilders – capo carismatico dell’islamofobico Ppv (Partito della libertà ) e dell’Ukip – partito independentista inglese”. Dopotutto la campagna elettorale per le elezioni europee è vicina, perché lasciarsi perdere un’occasione come questa?
Ma in questo bel calderone c’era chi osava, c’era chi incredibilmente si distingueva: la Lega Nord. Sulle pagine online del Fatto Quotidiano il senatore Stefano Candiani dichiarava: “Gli svizzeri fanno i loro interessi accogliendo le imprese italiane e i nostri capitali, salvo poi chiudere la porta in faccia ai nostri frontalieri quando la crisi comincia a farsi sentire fra i lavoratori d’oltreconfine. Il problema è che il nostro governo non sa e non vuole fare altrettanto, tutelando veramente le migliaia di lavoratori delle province di confine” … “Il tempo delle buone maniere è finito”.
Successivamente quel gran genio di Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, faceva retromarcia: “I cittadini svizzeri, con un voto di buon senso e di legittima difesa, hanno deciso lo stop all’immigrazione. Bene”… “Presto anche in Italia, grazie alla Lega, un referendum per difendere i diritti e il lavoro dei cittadini italiani. Finché i nostri 4 milioni di disoccupati non avranno un lavoro, non ci sarà più posto per un solo immigrato” (fonte qn.quotidiano.net).
Bravo Matteo! Alle prossime elezioni i 60mila frontalieri italiani voteranno sicuramente per voi.
Ah… a proposito di inopportunità…
Io vengo dalla Luna
(Buon ascolto)
Io vengo dalla Luna che il cielo vi attraversa, e trovo inopportuna la paura per una cultura diversa.
Chi su di me riversa la sua follia perversa arriva al punto che quando mi vede sterza. Vuole mettermi sotto sto signorotto che si fa vanto del santo attaccato sul cruscotto, non ha capito che sono disposto a stare sotto, solamente quando fotto.
“Torna al tuo paese, sei diverso!” – Impossibile, vengo dall’universo, la rotta ho perso, che vuoi che ti dica, tu sei nato qui perch qui ti ha partorito una fica. In che saresti migliore? Fammi il favore, compare, qui non c’ affare che tu possa meritare.
Sei confinato, ma nel tuo stato mentale, io sono lunatico e pratico dove cazzo mi pare.
Io non sono nero, io non sono bianco, io non sono attivo, io non sono stanco, io non provengo da nazione alcuna, io si, io vengo dalla luna. Io non sono sano, io non sono pazzo, io non sono vero, io non sono falso, io non ti porto jella ne fortuna, io si, ti porto sulla luna, io vengo dalla luna…
Ce l’hai con me perch ti fotto il lavoro, perch ti fotto la macchina o ti fotto la tipa sotto la luna? Cosa vuoi che sia, poi, non colpa mia se la tua donna di cognome fa Pompilio come Numa. Dici che sono brutto, che puzzo come un ratto ma sei un coatto e soprattutto non sei Paul Newman. Non mi prende che di striscio la tua fiction, io piscio sul tuo show che fila liscio come il Truman. Ho nostalgia della mia luna leggera, ricordo una sera le stelle di una bandiera, ma era una speranza era, una frontiera era, la primavera di una nuova era era. “Stupido, ti riempiamo di ninnoli da subito in cambio del tuo stato libero di suddito” No, una proposta inopportuna, tieniti la terra, uomo, io voglio la luna!
Io non sono nero, io non sono bianco, io non sono attivo, io non sono stanco, io non provengo da nazione alcuna, io si, io vengo dalla luna. Io non sono sano, io non sono pazzo, io non sono vero, io non sono falso, io non ti porto jella ne fortuna, io si, ti porto sulla luna, io vengo dalla luna…
Non stato facile per me trovarmi qui, ospite inatteso, peso indesiderato, arreso, complici i satelliti che riflettono un benessere artificiale, luna sotto la quale parlare d’amore. Scaldati in casa davanti al tuo televisore, la verit nella tua mentalit che la fiction sia meglio della vita reale, che invece imprevedibile e non il frutto di qualcosa gi scritto, su un libro che hai gi letto tutto ma io, io, io no. Io, io, io… Io vengo dalla luna.
Fonti: repubblica.it, ilmessaggero.it, ilfattoquotidiano, pagina99, qn.quotidiano.net