Circondati da un panorama monotono, da un grigiore omologato, da un orizzonte neutro, cosparso sporadicamente da immagini atte a pubblicizzare qualcosa, ma con uno stile così simile tra loro che al termine della giornata l’occhio stanco ha solo la percezione di aver captato un messaggio, certo di non aver visto niente, a parte l’aver nettamente appreso involontariamente il significato di stereotipo.
La serialità delle cose.
Andy Warhol ha iniziato un percorso, il tempo l’ha sviluppato, fino a raggiungere la sintesi di un concetto già di sua natura sterile e tendente alla ripetizione.
Guardando il presente, attraverso il passato, notiamo come i segnali, che prima erano frutto di una manualità dell’uomo, si siano scarnificati, perdendo l’originalità del tratto, che una macchina non può equiparare; il ricordo di un gesto, che non può essere imitato, che non sarà mai più lo stesso.
Il lettering, che si basa sull’armonia della linea, sull’esercizio di stile dell’autore, sulla propria referenzialità, geloso della sua attrattiva, adesso è un uniforme carattere, mirato ad una mera comunicazione di un messaggio.
L’arte del segno tende ad essere persa.
Ma come ogni arte, è nel piccolo che è necessario ricercare le proprie origini, che raramente si estinguono.
Pionieri di questa ricerca sul font arcaico, come veniva realizzato fino agli anni Ottanta (manualmente, col pennello e della vernice) sono Faythe Levine, coautore di “Handmade Nation”, e Sam Macon, che nel 2010 sono andati a ricercare in questo “piccolo”, setacciando l’intero territorio degli Stati Uniti, per ricercare la purezza grezza del segno, fino a giungere alla realizzazione di “Sign Painters”, un documentario narrato da artisti anziani e giovani, devoti al solo uso della setola, al solo odore dell’acrilico.
L’introduzione a questa narrazione sulla storia delle insegne, è dedicata alla voce di Ed Ruscha, pittore e autore di insegne lui stesso.
Prima della visione del documentario alle ore 20.15, verrà presentato “Take Your Pleasure Seriously”, libro sulla calligrafia, che verrà esposto dall’autore, designer e calligrafo Luca Barcellona, che spiegherà aspetti riguardanti il segno e il lettering e in seguito darà una dimostrazione di virtuosismo stilistico, facendo volteggiare pennelli e inchiostri.
All’evento, sarà possibile acquistare una t-shirt con grafica realizzata da Luca Barcellona, dedicata appositamente alla presentazione di questo intervento cinematografico e culturale e così facendo, si accederà ad un’agevolazione sul prezzo del biglietto.
La proiezione in anteprima di quest’opera culturale verrà presentata alle 21 al Kinodromo-Cinema Europa (via Pietralata, 55 – Bologna).
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