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L’Ignorante 2.8 Il Vegano Talebano



La guerra del nuovo millennio non è più militare, diciamoci la verità, è Alimentare.

Vegani Vs Carnivori.

Ho già affrontato una volta il discorso animalisti contro la caccia in relazione alla morte di un giovane cacciatore, e come in quell’occasione non entrai nel merito del giusto o dello sbagliato, non lo farò neanche oggi.

Detto questo.

Come alimentarsi è una scelta personale. Personale, personale, personale.

Lo ripeto tre volte perché non è così scontato capire questa cosa, ogni volta che parlo (mi scontro) con un vegano/vegetariano deve e vuole convincermi per forza che sono una merdaassassinabastarda perché mangio la carne, che sono una merdaassassinabastarda perché non penso all’inquinamento del mondo, che sono una merdaassassinabastarda,  non voglio bene a niente e nessuno.

Bene. Sono una merda.  Anzi, una merdaassassinabastarda.

Detto anche questo.

Essendo una scelta personale, il modo in cui alimentarsi, e se anche può essere eticamente condivisibile per alcuni aspetti questa linea… non può diventare un peso per tutti gli altri che quella scelta non la vogliono fare.

E poi, è mai possibile che come apriamo bocca sul discorso tutti diventano nutrizionisti, dottori, dietisti, agronomi, chimici, economisti.

Tutti a spiegarmi enzimi, vitamine, ferro…

Peggio dell’argomento Nazionale di calcio, dove tutti si sentono CT e minimo minimo avrebbero vinto un mondiale ogni quarto d’ora!

E cercare di convincermi usando sempre la stessa scaletta di motivazioni, non serve proprio a niente…ve lo dico.

Si parte con:

“La verdura fa bene, c’è gente che vive anche 150 anni”

… poi si alza il tiro..

“Se mangi carne rossa, ti vengono i Tumori”

..e parte la toccata di coglioni…

Ma se non sono riusciti a smuoverti neanche un ciglio, vanno sul senso di colpa:

“Gli allevamenti sono causa di siccità nel mondo, del disboscamento, della fame in Africa, …i bambini muoiono perché te mangi la carne! ”

e chiudono in bellezza, quasi rassegnati, sul:

“La sperimentazione è colpa tua!”

Bene. Sì, io mangio la carne. E non cercherò neanche scuse poetiche, etiche, non parlerò di tradizione, di storia, di cultura toscana o della mia città… no no.. non cerco alibi o scuse, io la mangio perché mi piace.

E vi dirò di più, ogni volta che parlo con un vegano talebano (per differenziarli da quelli normali e per fortuna ne esistono e ne conosco molti) mi allontano ancora di più dall’idea di diventarlo!

Perché non si tratta più solo di una scelta personale, ma del voler imporre obbligatoriamente la propria scelta anche agli altri.  Quasi fosse un partito politico o una religione…

Non vorrei ad un certo punto sentire il campanello e voce al citofono dire:

Salve siamo i testimoni del Broccolo!  

E giù brochure sulle proprietà nutrizionali del minestrone, la guida de “Il fagiolo allunga la vita” … No dai.. Vi prego.

Ho molti amici vegani, ma ne incontro ogni giorno altrettanti tremendi, che mi parlano di rispetto per i cuccioli di foca (che io rispetto) ma che ucciderebbero chiunque pur di portare avanti la loro idea. C’è qualcosa che non mi torna.

Ognuno porti avanti le proprie scelte, le proprie battaglie a modo suo o come meglio crede, ma sempre e comunque senza calpestare il diritto degli altri, perché “la tua libertà finisce dove comincia la mia”.

Lo so, scatenerò l’odio nei miei confronti degli integralisti dell’integrale, ma credetemi siete antipatici nel modo e fate diventare antipatico anche il fine.

Parlavo ieri con un amico vegano, che mi diceva quanto a volte sia disgustato dai vegani stessi, che, come dice lui: sono di un incazzato con il mondo che a volte mi fanno pentire della scelta fatta.  Più di un vegano mi ha confidato che spesso si trova in difficoltà a dire che lo è per non essere accostato a quel modo di essere e di fare.

Io capisco anche che sia una scelta difficile, che costi fatica, che sia difficile e costoso portare avanti questa scelta, perché ancora sono pochi i posti che possono servire o vendere pietanze vegane…Ma non è certo accusando tutti gli altri che si riesce a far cambiare le cose.

Non ve la dovete avere a male, se non tutti accettano la vostra scelta/filosofia/religione,

pensate che milioni di persone, nella storia, sono morte per la pace nel mondo e ancora, di pace nel mondo, nemmeno l’ombra, ma non è certo facendo la guerra che si combatte la guerra.

Battetevi coraggiosamente per la vostre idee come io combatto per le mie, ma cercate di unirle le persone e non di dividerle.

La violenza fisica e verbale non porta mai a niente, di duraturo nel tempo.

Ed anche se è nobile il fine, se il mezzo è violento, non arriverà a niente.

 

Augh e buona fortuna.