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ARTS

Tempo di Futurismo Celeste per la cultura writing



Da non perdere la mostra-evento per celebrare il trentesimo anno di attività di FLYCAT e vedere dal vivo l’esposizione nel suo costruirsi. Uno show che vede lavorare insieme l’artista e i curatori per portare la cultura writing e la sua carica espressiva in un luogo pubblico dove le contaminazioni tra performance, allestimento e vernissage raggiungono un punto di non ritorno.

Come annuncia il comunicato ufficiale, si parte da un triplice inizio: da un artista che ha contribuito al formarsi della prima generazione di writers e della odierna cultura hip hop, da un luogo che è stato teatro dei suoi primi interventi di scrittura dipinta, e da una tela bianca, il  “c’era una volta” di chi crea.

“Ogni giorno scendono verso la metropolitana migliaia di persone – scrive la curatrice Michela Ongaretti – quel giorno sono in tre negli spazi di Artepassante. Attaccano una tela grande come tutta la parete a disposizione. Poi ne rimane uno. E’ armato di markers di ogni colore. Si presenta. Poi inizia a disegnare, scrivere e dipingere su quella tela fino alla chiusura della Metro, come in un palcoscenico sotterraneo“.

“Una settimana dopo sono di nuovo in tre, il disegnatore mascherato si accinge a tagliare la tela in diversi riquadri, mentre gli altri due preparano una mappa del dipinto su un cartoncino: ogni riquadro ha un suo numero identificativo. Chi vuole può entrare e fare la propria ordinazione: vorrei un B5, ti consiglio un C8, una battaglia navale al mercato del pesce. Ci sono anche poster della neonata opera, con firma autentica dell’autore. La mostra  è  a tutti gli effetti già iniziata da una settimana, anche se non c’è ancora stato un allestimento. Non si chiude e si continua, sempre sotto i riflettori, o i monitor della sorveglianza. Arrivano altre persone, appendono al muro ormai orfano della tela dipinti e lavori grafici, e posizionano sculture. Materiali riciclati, moderni come skateboard o senza tempo come  il marmo di Carrara. Alcune opere sono più anziane dell’età media del pubblico.  Parte la musica e inizia una festa”.

“Il supereroe ci presenta anche un workshop attivabile entro le due settimane successive, per illustrareai bambini le differenti  tecniche e possibilità della nostra epoca di fare arte urbana, in spazi  autorizzati e sicuri”.

E’ lui, l’uomo mascherato, FLYCAT, gli altri due sono i curatori Giovanni Manzoni Piazzalunga e Michela Ongaretti, le opere sono tappe della storia dell’Aerosol Culture.

Info. –  http://flycat-art.blogspot.it/p/biografia.html

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MANIFESTO del FUTURISMO CELESTE

“I nomi sono segni di segni con i quali l’uomo tenta di dare un ordine al mondo” U. Eco

Opero sulle 26 lettere dell’ Alfabeto Latino Romano. Ogni Lettera è un entità propria, con un proprio valore ed un proprio sistema di auto-difesa e di attacco. Io ne sono il disegnatore ma la Lettera già è stata scritta. E’ in atto una ‘Guerra Mondiale’ sul piano del linguaggio e dell’ Alfabeto, con le “Lettere Celesti” a combatterla. Il vecchio concetto di ‘significato e significante’ con il Futurismo Celeste si dissolve. L’ Alfa-Bet:O Latino Romano (VII sec. a.C.), è la radice sulla quale studiare e operare, partendo dal carattere lapidario romano (I-III sec. d.C.), essenzialmente usato per epigrafi monumentali. Da esso si sviluppò la capitale corsiva latina suddivisa in due stili. Il prim0, più elaborato, ricercato nei trattie volutamente incomprensibile al pubblico, fu chiamato ‘corsiva antica’, poi designato con il nome di ‘Litterae Caelestes’. Il secondo fu chiamato ‘corsiva nuova’ o anche ‘litterae communes’ a sottolineare il fatto che, per la sua facilità di esecuzione e di leggibilità, al contrario della sua predecessora, divenne la scrittura utilizzata sia in ambito pubblico che privato, il simbolo grafico di riferimento dell’ intero mondo latino alfabetizzato. Le ‘Litterae Caelestes’, che sopravvissero fino al V secolo d.C., erano invece destinate ad un ambito assai speciale: la Cancelleria Imperiale. Entro tale ambito esse si evolsero in modo preponderante nella grafia e nelle dimensioni, per opera dei loro esecutori, gli ‘antiquarii’. Fu proprio grazie a questa loro ‘illeggibilità’ che vennero usate esclusivamente per la redazione dei documenti imperiali. Le ‘Litterae Caelestes’ assunsero così tanta importanza che gli imperatori Valentiniano e Valente ne redassero una costituzione (367 d.C.): Caelestum Litterarum Imitationem. Tale costituzione puniva l’ utilizzo di questa particolare scrittura al di fuori della ‘scrima’ imperiale, per assicurare una garanzia di autenticità ai documenti. Riprendendo questa tradizione, il “Futurismo Celeste” libera dai tunnel delle metropoli, riportando in superficie le “Litterae”, che hanno due specifiche funzioni in comune: la prima, pratica, per combattere ogni tipo di plagio e, quindi, salvaguardare lo stile e, l’altra, ideologica, donare un’aura sacrale e prestigiosa all’esercito delle Lettere dei ‘contemporanei scribi’, coloro che scrivono l’ ILLEGGIBILE.

Flycat Y-1

A.D. 20X4