L’unione fa la forza. Questa è la morale di tante storie, ed anche quella di Guardiani della Galassia. Il cinecomic di James Gunn è un mix perfetto di tante componenti. Prima fra tutte una sana dose di pura ironia. Dunque chi andrà al cinema non si aspetti di vedere il solito film sullo spazio et similia; questo non è soltanto un film d’avventura, ma anche una vera e propria commedia. Non solo grazie alle battute esilaranti dei protagonisti principali (Peter Quill è non tanto l’eroe di turno, quanto un adorabile ragazzone con la battuta pronta in qualsiasi occasione, mentre il procione Rocket è un altro singolare esempio di comicità, vedrete il suo humour come si sbizzarrirà in diverse occasioni…), ma grazie alla colonna sonora che costituisce un elemento narrativo molto importante, visto che si trattadella compilation donata dalla madre in fin di vita di Peter a lui quando era bambino, e che lo accompagnerà per il resto della sua esistenza. La musica è, dunque, una costante importante anche perché si declina fisicamente in danza, forma d’arte trasversale e che può essere trasmessa tra gli uomini come tra alieni (Zoe Saldana, ossia la verde Gamora, ne subirà l’infatuazione…). A tale proposito di recente il sito BUZZFEED ha messo on line una scena tagliata in cui tutti i personaggi coinvolti si lasciano andare ad un balletto non previsto, eccola:
Alla musica assolutamente accattivante (“Hooked on a feeling” vi ronzerà per giorni nelle orecchie dopo la visione di questo film), occorre aggiungere un ulteriore elemento di assoluta fascinazione per lo spettatore. Al di là del ruolo emotivamente coinvolgente degli effetti speciali fantastici, che ormai sono un pregio quasi “di default” nei film sullo spazio, bisogna menzionare il ruolo di una figura emblematica e rassicurante di uno dei guardiani, ossia il dolcissimo Groot. Groot è un’entità superiore, costituisce il solo vero e proprio elemento coesivo (come vedrete non solo in senso metaforico) fra i Guardiani della Galassia, perchè è l’incarnazione nuda e cruda della Natura. Non sa parlare, sa dire solo il proprio nome, ma non è il linguaggio a costituire la sua forza. La Natura comunica tramite una sintassi più semplice ma allo stesso tempo più profonda. Groot è colui che dà la luce, colui che ci regala le espressioni più indimenticabili del film, e alla fine darà tutto sè stesso per la causa comune, la salvezza di Xandar e dei suoi amici.
L’amicizia come valore fondante è un ulteriore tassello basilare di questo racconto epico, dove la famiglia rappresenta il nucleo essenziale per dare senso e scopo alle proprie azioni, una famiglia costruita sulla base di legami affettivi non necessariamente di sangue, fatta di persone che scelgono di aiutarsi in nome del rispetto reciproco e della salvezza collettiva. Questo il messaggio più edificante di tutta la novella. Anche se Peter, Gamora, Rocket, Groot e Drax in principio si sentono soli, e si comportano come tali, prendendo iniziativa autonomamente, con il tempo e la frequentazione impareranno quanto sia importante la collaborazione, la gentilezza, la fiducia, e sulla base di questi insegnamenti porteranno avanti un progetto comune di più grande portata che il singolo interesse personale.