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MUSIC

Blues e Beatbox: parlano gli Heymoonshaker



Il blues e il beatbox (ovvero la batteria, ma anche la linea di basso e i vari strumenti, riprodotti  con la bocca) sono due mondi che vengono da epoche differenti tra loro.

Ma la musica è unione, fusione, contaminazione e… incontro.

Proprio l’incontro di stili differenti (la chitarra e il beatbox) di Andy Balcon e Dave Crowe e la loro passione per la musica, sono i punti di forza degli Heymoonshaker.

Dopo aver suonato per i festival europei più importanti tra i quali WOMAD, Glastonbury, Bestival (UK), Printemps de Bourges & Cognac Blues Festival (France), Sherwood Festival (Italy), Festival d’Été (Canada), Fusion Festival (Germany), Paléo Festival (Switzerland), Sziget Festival (Hungary), SXSW music Festival ( Austin -Texas), il gruppo inglese, in questi giorni in tour in Italia, arriverà anche nella nostra Firenze a suonare al Viper Club sabato 29 Novembre 2014, portando l’unicità del loro spettacolo, l’energia e la ritmica del beatbox in contrapposizione alla graffiante chitarra blues.

Li abbiamo intervistati per conoscere qualcosa in più sulla loro carriera musicale, sul loro show e il loro incontro di stili.

Blues Sur Seine

Ciao ragazzi, è il vostro primo tour in Italia? 

Sì è il nostro primo tour ufficiale! Siamo molto emozionati! Siamo venuti nel vostro paese per alcuni festival e concerti quest’estate e amiamo molto l’Italia.

Come vi siete conosciuti e come è partito il vostro progetto?

Ci siamo incontrati in Nuova Zelanda e abbiamo suonato insieme per tre mesi, dopo abbiamo preso strade separate.

Ci siamo incontrati nuovamente nel 2011 o 2012 in Svezia e ci abbiamo riprovato, ma a quel tempo non avevamo la stessa visione.

Successivamente dei nostri amici ci hanno invitato a suonare nuovamente a Londra, al Paul Jellis’s Club Night al Battersea Arts Centre. Poi quel concerto (“The brick lane sessions”) di quel weekend è stato registrato e messo su youtube ed è diventato virale. Da lì in poi sono iniziati i nostri tour, prima in UK e poi in Francia. Adesso siamo a giro da tre anni, senza una casa, con solo due borse e una chitarra.

Come nasce una vostra canzone? Iniziate di solito dal beatbox o dalla chitarra?

Domanda interessante. In questo ultimo mese siamo stati in un air b’n’b (ovvero un bed and breakfast) a Marsiglia per scrivere. Il nostro obiettivo era cercare di capire quali sono le nostre potenzialità, cos’è possibile creare con solo una chitarra e la bocca. Il processo di creazione di una canzone sedendosi a tavolino è una cosa totalmente nuova per noi che siamo in viaggio per suonare fin dal primo giorno! Non avevamo mai avuto il tempo di sedersi e creare la nostra musica. Tutto quello che è nato prima di questa operazione a Marsiglia è nato dalle nostre jam musicali, ma adesso stiamo sviluppando un vero e proprio processo che trasformi le nostre idee e i nostri suoni.

Quali sono gli artisti con cui vorreste collaborare?

Ahah chiunque! Non ci sono vere limitazioni con il nostro sound: rock’n’roll, house, dubstep..La lista è infinita! Veniamo giusto adesso da Parigi, dove abbiamo prodotto dei brani che avevamo scritto a Marsiglia. Stavamo lavorando con un musicista che si chiama Cord, lui suona electro e ha suonato su un pezzo che abbiamo scritto a Marsiglia. Quello che è venuto fuori è entusiasmante! Non vediamo l’ora di suonare queste nostre nuove idee.

Ma…se dovessimo scegliere…

Crowe: Bobby Mcferrin

Andy: Wu Tang

Il vostro successo sul web è straordinario, e, volendo potrebbe essere comparato a quello di Dub Fx. Siete d’accordo?

Tendenzialmente siamo d’accordo. D’altronde la rete è un ottimo strumento per potenziare il passaparola.

Potete descrivere il vostro ultimo progetto “Shakerism” al pubblico italiano?

Shakerism è un’amalgama di registrazioni fatte in Nuova Zelanda, Svezia e Francia. Sono le basi della nostre idee, anche se all’inizio non avevamo la più pallida idea di che cosa fosse precisamente.. ahahhaha!