Oggi ricorre il primo anniversario della morte di Nelson Mandela: il grande rivoluzionario sudafricano leader della lotta all’Apartheid, la cui lezione più grande è stata quella di non aver mai rinnegato i propri ideali di libertà e di uguaglianza.
Una scelta pagata a duro prezzo come probabilmente già saprete.
È innegabile che la vita di quest’uomo sia stata, e sia tuttora, fonte d’ispirazione per molti leader carismatici, ma anche per tanta gente comune che di fronte a cotanto esempio può solo tirare giù il cappello e provare, nel suo piccolo, a fare di questo mondo un posto migliore.
Cominciando dalle piccole scelte di ogni giorno.
Il nome di Nelson Mandela è balzato davanti ai miei occhi questa mattina su facebook. Sul diario di un mio amico c’era una sua bellissima foto che riportava una sua celebre frase:
“Un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso”
Un anno senza Madiba
Ebbene, poco dopo mentre era a caccia di una breve storia da raccontare, mi sono imbattuto in un’articolo riguardante la vicenda di Oscar Lopez Rivera, meglio definito dal numero odierno del Venerdì di Repubblica “Il Nelson Mandela di Porto Rico, il prigioniero politico più vecchio del mondo”.
Come Nelson Mandela, Oscar Lopez Rivera è finito in carcere per numerosi reati a lui contestati, tra questi: cospirazione sediziosa e resistenza armata. Gli anni a cui fui condannato furono 55, per poi tramutarsi in 70 in seguito ad un suo tentativo di fuga (Al momento sono 33 gli anni passati da Rivera in una prigione americana).
Nel 1999 l’allora presidente Bill Clinton gli offrì la grazia a condizione che divenisse effettiva solo dopo 10 anni. Rivera rifiutò perché il provvedimento non veniva esteso ai suoi compagni di lotta e perché non si è mai considerato un criminale comune.
A differenza di quello che afferma la sua condanna nella quale viene bollato come terrorista, Rivera sostiene infatti di essere un prigioniero politico, uno status riconosciuto dalla convenzione di Ginevra a chi lotta contro l’occupazione coloniale.
Una storia, quella di Rivera, per certi versi molto simile a quella di Nelson Mandela.
Oggi Porto Rico, in seguito ad un referendum popolare in cui sono stati espresse il 61,15% delle preferenze favorevoli, si avvia verso un iter legislativo che potrebbe trasformarlo nel 51° stato degli USA.
I risvolti di questa vicenda sono tuttora molto incerti e prevederne il suo epilogo è tutt’altro che semplice, data la scarsità di aggiornamenti sulla situazione politica portoricana.
Una cosa però è sicura. L’esempio dei vari “Nelson Mandela” sparsi per il mondo continuerà a illuminare la nostra mente e a riscaldare il nostro cuore.
Ma anche ad alimentare la nostra rabbia.
Buon ascolto.
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