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Sundance film festival appuntamento col cinema indie



A cura di Roberto Nisi

Annunciati i primi sessantasei film che parteciperanno alla nuova edizione di Sundance film festival. Lo stato dello Utah (Stati Uniti) si prepara ad aprire uno dei concorsi più attesi di cinema indie e immaginario autonomo.

Sundance

Quattro sono le sezioni principali. U.S. Dramatic Competition: 16 opere indipendenti, tra cui il post-apocalittico  Z for Zachariah, per la regia di Craig Zobel; The witch diretto da Robert Eggers, ambientato – va da sé – nel New England nel 1630. E ancora, Advantageous, di Jennifer Phang, The Bronze, di Bryan Buckley, The D Train, di Jarrad Paul e Andrew Mogel, The Diary of a Teenage Girl, di Marielle Heller, Dope, di Rick Famuyiwa, tra party di sopravvivenza e geek a Los Angeles.  U.S. Documentary Competition: 16 documentari, nazionalisti e non, come Best of enemies di Morgan Neville e Robert Gordon che ritrae il match televisivo del 1968 tra Gore Vidal e William F.Buckley Jr; Cartel land di Matthew Heinman sul traffico di droga dal Messico agli USA; 3 1/2 MINUTES, di Marc Silver, Being Evel, di Daniel Junge, Best of Enemies, di Morgan Neville e Robert Gordon, Call Me Lucky, di Bobcat Goldthwai, City of Gold, di Laura Gabbert. World Cinema Dramatic Competition: 12 film. Segnaliamo Cloro, film di debutto di Lamberto Sanfelice, nel quale una 17enne, col sogno di diventare mascotte di nuoto sincronizzato, si vede costretta a rinunciare per prendersi cura del padre malato e fratello a carico. Tra gli altri, Slow west di John Maclean con Michael Fassbender e il film co-produzione australiana/irlandese Strangerland, diretto da Kim Farrant, con protagonista Nicole KidmanInfine, World Cinema Documentary Competition: 12 documentari in concorso. C’è il canadese The Amina profile di Sophie Deraspe, con la storia pendente di due donne – una di loro è siriana-americana – che vivono una storia d’amore durante la primavera araba; segue Chuck Norris vs Communism (produzione: Regno Unito, Romania e Germania) diretto da Ilinca Calugareanu. La storia, ambientata negli anni Ottanta, è quella del mercato nero di VHS in Romania.

Abbiamo anche quest’anno appunti di vita e di celluloide su cui riflettere. L’eleganza delle reliquie indie del Sundance è a un punto morto o saprà ancora sorprenderci senza i convenevoli delle lobby?