Un paio di passi e sono fuori, nel primo e tanto atteso freddo di Dicembre, con la luna che illumina la strada spuntando da dietro una tenda di nuvole dalla quale, poco più a sud, si intravede la cintura di Orione. Mi infilo gli auricolari che spuntano da dentro la mia felpa (ovviamente di Gold) e schiaccio play sul lettore mp3, che non è un iPod ma funziona correttamente da un tot di tempo, e mi ascolto qualcosa di nuovo. È quasi incredibile: ho aggiunto nuova musica al lettore, ora oltre al mixtape dei Wu tributo a Ol’ Dirty Bastard e il Mondo Nuovo degli Inquilini (colonne sonore di due settimane di viaggio di nozze nell’ormai lontano maggio 2008) c’è Un Calabrone È Morto Nel Mio Sacchetto di Mark de’ Medici. È stato un atto dovuto: sono giorni che questa frase mi rimbalza in testa, tanto che a tratti il sacchetto è diventato un cassetto e poi chissà cos’altro, ma il risultato non cambia. L’insetto, alla fine, stianta.
La musica continua e si susseguono diverse visioni, brevi spezzoni di vita tanto fugaci quanto intensi, fino ad arrivare a Se Noi Facessimo L’Amore, brano preferito dall’autore e ottimo momento artistico. Ovviamente, Mark, si spera che se voi l’amore lo faceste davvero, l’atto in se per se duri un pochino più dell’EP. Si, perché l’autore ha realizzato 6 tracce più 2 bonus di breve durata, ma non fraintendetemi, questo non è un difetto, tutt’altro. La brevità di questo lavoro è un valore aggiunto: quando ti stai innamorando di un brano…TAC! Finisce di colpo, lasciandoti di stucco, come il finale di un film di Hitchcock, con quella sensazione strana di chi non si rende conto se ciò che ha appena ascoltato sia un capolavoro o una emerita presa di culo. A me questo dubbio ha portato un secondo ascolto. E poi un terzo. E così via. Finché non è sparito.
E sono stato quindi costretto ad aggiornare l’mp3, così me lo ascolto nei miei viaggi notturni. La mia meta? Me la indica Orione, ora è tutto scoperto e ben visibile. Ma se Mark de’ Medici non vi prendeva per il culo, io non sono stato così benevolo: tutti ‘sti discorsi di stelle, luna e solfe varie per portare fuori la spazzatura non si sono mai sentiti.
Ascoltatevi l’EP e giudicate voi stessi, lo potete scaricare qui.
È un prodotto ThiceSound, quelli del camioncino.