Quattro film che avrebbero fatto la fortuna di una major, come Fury con Brad Pitt, e l’intera sceneggiatura del nuovo James Bond – Spectre. Email private di quattro tra gli executive più potenti e decisionisti di Hollywood. Tutto in rete! Il #SonyHack, l’attacco informatico perpetrato ai danni della Sony Company dal gruppo hacker “Guardians of Peace”, è forse merito di potenze vicine al governo di Pyongyang, offesi dal “film terrorista” The Interview, commedia con James Franco e Seth Rogen in cui i due vanno ad ammazzare per conto della CIA il dittatore Kim Jong-un.
Il “leak”, l’assedio digitale, sta mandando in frantumi Sony Company. Dalle battute della co-presidente Amy Pascal su Angelina Jolie (“E’ una bambola senza talento” si legge nelle mail personali) alle infamie razziste del producer Scott Rudin sui gusti cinematografici del presidente Obama (da Django a 12 Anni Schiavo). I dati rubati dagli hacker sono ben più di un gossip virale. Stanno per scatenare una guerra. Dopo l’annuncio di un attacco terroristico della portata dell’11 settembre, Sony ha scelto ora di ritirare dalle sale The Interview previsto per Natale. Libertà d’espressione, sì, ma non a costo della vita.