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Renzo Rubino: “Ascolto Dalla e trovo ciò che ho dimenticato”



rubino

Renzo Rubino è un giovane cantautore pugliese, classe 1988, vincitore a Sanremo 2013 categoria giovani del Premio della Critica del Festival “Mia Martini”, con la canzone su un amore omosessuale intitolata Il postino (amami uomo).

Il 5 gennaio suona con la sua band “Gli Altri” al teatro Politeama di Prato. Erika Mineo, in arte Amara, sarà l’ospite speciale del concerto pratese. La cantante parteciperà nella categoria Nuove Proposte alla prossima edizione del Festival di Sanremo 2015.

Amara inoltre canterà un duetto inedito con il cantautore e presenterà in anteprima un brano del suo repertorio, che farà parte del suo primo album, la cui uscita è prevista per febbraio 2015.

Il concerto vedrà la partecipazione di un’altra giovane cantautrice, Valeria Caliandro, in arte Vilrouge, un’artista pratese che aprirà il concerto di Renzo Rubino.

Abbiamo intervistato Renzo Rubino per conoscerlo meglio prima del concerto.

(intervista di Alice Bettini e Marco Giani).

Dal suonare nei Night club all’esibizione sul palco dell’Ariston di Sanremo. Poi due tour. Come si cambia e si cresce?

L’obiettivo è non crescere mai e avere voglia di affrontare questo lavoro ogni giorno con meraviglia. Se mi guardo indietro mi rendo conto che il divertimento e la crescita risiedono nella condivisione.

Parliamo dei tuoi fan, i “rubinetti”: quali sono gli episodi più strani che ti sono capitati?

I rubinetti sono pazzi scatenati che hanno deciso, oltre che sposare le mie canzoni, di far parte di questo grande spettacolo. Durante i concerti si travestono, salgono sul palco, si inventano scenografie e scene.
A Roma, per esempio, hanno indossato maschere con il mio volto e, dopo aver studiato attentamente la coreografia, sono saliti sul palco per eseguirla: sono fantastici!

Potessi adesso realizzare un sogno, quale sarebbe?

Semplicemente scrivere un bel disco.

C’è chi ti definisce il nuovo Lucio Dalla; tu come ti ci senti dentro questa definizione?

Di Lucio Dalla per fortuna non avremo altri esempi, un’entità unica è inimitabile, una di quelle persone straordinarie che nascono ogni 1000 anni.
È innegabile che, oltre ad essere ancora oggi uno dei miei ascolti, nel tempo è diventato un confidente, un consigliere. Mi basta ascoltarlo per trovare quello che avevo dimenticato.

La tua canzone preferita dello scorso Sanremo era Per sempre e poi basta, ed invece è passata Ora. Secondo te cosa ha influito nella scelta?

Ora è passata perché l’hanno votata i giornalisti più dell’altra. Ma Per Sempre e poi basta, cosiderata da qualche addetto ai lavori meno immediata, ha avuto una percentuale di voto da casa più alta. Quindi dov’è la verità? Secondo me nella bellezza, quando una cosa è bella arriva, anche se scartata, anche se solo attraverso un ascolto. È andata così.

La tua canzone Il postino (amami uomo) parla di un amore omosessuale: come è stata accolta la traccia tra i tuoi fan di quel orientamento?

Non vado in giro a chiedere l’orientamento sessuale dei miei fan e ancora oggi la trovo una cosa di poco gusto. Il Postino è una canzone d’amore e come tale non deve essere accettata ma ascoltata.

Domanda a cui devi rispondere in maniera cattiva: cosa diresti che non va ai tuoi fan?

La cattiveria non fa parte di me e i fan, come tali, si alimentano di musica. Va tutto bene!