La notizia fa (quasi) ridere ma è clamorosamente vera.
L’ho ascoltata per le prima volta ieri alla radio e con tutta onestà, viste certe dinamiche del web, mi aspettavo che diventasse subito virale. #Febbresuina.
Ma il motivo per cui vi ho trascinato fin qui in realtà è un altro.
Dopo la strage parigina il dibattito sulla libertà di espressione si è finalmente riacceso, improvvisamente ci sentiamo tutti Charlie Hebdo. In nome dei valori che ispirano la nostra democrazia ci siamo stracciati le vesti e abbiamo gridato il nostro legittimo sdegno al mondo intero.
Bene. Adesso proseguiamo il nostro cammino.
Si chiama Raif Badawi ed è un blogger saudita condannato a 10 anni di carcere e 1000 (mille) frustate per aver insultato l’Islam e aver violato le leggi sulle comunicazioni elettroniche.
Oggi dopo la tradizionale preghiera del venerdì (si, dopo la preghiera) sarà fustigato pubblicamente in una pubblica piazza di Gedda in Arabia Saudita.
Le frustate vengono inflitte con cadenza settimanale. 50 per volta.
Raif Badawi è stato condannato per oltraggio alla religione e per aver apertamente criticato, attraverso il forum online Free Saudi Liberals, la “commissione per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio (conosciuta anche come la polizia religiosa) e i funzionari che avevano sostenuto il divieto di includere le donne nel Consiglio della Shura. Contestualmente alla condanna, il giudice ha disposto la chiusura del forum online” – Fonte Amnesty International.
Tramite Amnesty è possibile firmare subito un’appello online, indirizzato a sua Maestà Abdullah bin Abdul Aziz Al Saud, per interrompere al più presto questa condanna.
Bastano 30 secondi del tuo tempo per farlo
Si, dopo scrivilo anche su facebook.
p.s. La notizia della censura di Peppa Pig la trovate qui
Quella sul presunto complotto?
Un po’ ovunque.
Buon ascolto.
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Fonte immagine in preview: Facebook Peppa Pig