Justin Bieber sex symbol costruito. Bieber meteora strizzata tra Donny Osmond e il mito insinuante di Elvis Presley. Bieber scommessa del Comedy Central. Bieber il Fedez americano. Ed ora, Bieber intimissimo nello spot di Calvin Klein, che all’underwear di Marky Mark, oggi, preferisce quello di un ventenne canadese, campione di dischi, col vizietto di tamponare auto e vomitare sul palco. Grazie al cielo, Justin-il-milionario ha un discreto sense of humor e sembra essersi divertito un mondo al cospetto dell’imitazione di Kate McKinnon, attrice e comedian americana, nota per i suoi sketch al vetriolo nelle squadre di Saturday Night Live e The Big Gay Sketch Show. In passato, McKinnon aveva preso di mira Bieber senza risparmiarsi. Questa volta la cura e la sinergia tra i doppioni-Bieber è travolgente.
La video-parodia al Saturday Night Live:
Sulla pubblicità “bieberiana” di Calvin Klein se ne sono già dette parecchie: il pacco di Justin digitalmente gonfiato, i tatuaggi fuori posto, i brufoli scomparsi, le spalle allargate, i bicipiti ricreati, l’addome scolpito in 3D. E fiumi di gossip sulla modella che posa con la pop star, Lara Stone. C’è tanta alchimia tra i due. Troppa. Love story in fuga da Photoshop? Intanto, l a parodia senza esclusioni di colpi di Kate McKinnon è tra i contributi più cliccati del mese : “This tattoo made me say Owee” dice la sosia bevendo un cartone di succo, tirando giù i pantaloni fino a piangere al fianco di un Razor scooter. “Sono un ragazzo grande adesso”, continua. E ammirando il proprio intimo: “Yo, my pee-pee’s in there” (“Il mio pipino è qua dentro”). Ma Bieber continua a ridersela, e manda subito un tweet allo show SNL: “Well played. Lol”.