La “battutona”: è casuale. Il nesso fra il numero con cui indico questo articolo (69) e la notizia che sto per introdurre è assolutamente casuale.
La notizia: pochi giorni fa, piomba a ciel sereno la proposta del sindaco di Roma Ignazio Marino di istituire delle zone di tolleranza della prostituzione nel quartiere dell’Eur.
Poi però il primo cittadino romano, forse condizionato dalle polemiche dei più bigotti (Osservatore Romano e Forza Italia in testa), fa retromarcia.
In una lettera inviata ieri al Presidente della Camera e del Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso dichiara: “La prostituzione di strada rappresenta per moltissime famiglie un’emergenza che richiede soluzioni non più rinviabili. Più volte mi sono trovato davanti a genitori o nonni che mi hanno posto questa domanda: ‘Cosa debbo dire alla mia bambina o al mio bambino davanti a questo spettacolo?’. Credo che chi governa una città, così come chi è chiamato a scrivere le leggi, debba tenere conto di una simile richiesta”.
E prosegue: “Una legge che ha oltre sessant’anni, che era straordinariamente moderna e civile per l’Italia dell’epoca, ma che allora non poteva certo tener conto dell’evoluzione dei fenomeni sociali e delle problematiche legate a quelle che qualcuno definisce di decoro, ma che, a mio parere, riguardano la qualità e la dignità di una comunità. È necessaria una legge articolata, capace di combattere l’ignobile tratta e di regolamentare il modo in cui questa attività, quando è volontaria, possa svolgersi senza produrre una situazione di tensione e di allarme sociale. Quindi chiedo di calendarizzare i disegni di legge su questo tema per un sereno dibattito parlamentare, senza posizioni preconcette e ideologiche”.
La mia garbatissima conclusione: il dibattito sulla riapertura delle case chiuse è tornato, puntuale come un orologio svizzero.
Vuoi vedere che anche stavolta non riescono a risolvere una benerita m******?
As usual, buon ascolto.
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Fonte immagine di copertina: pourfemme.it