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Il circo e il caos di Jovanotti: funk, dance a afro-beat



Non chiamiamolo “disco”. Il nuovo lavoro di Jovanotti, intitolato Lorenzo 2015 CC, si presenta con trenta pezzi, ognuno dei quali porta appresso una scia di emoticon che ne inclinano il sentimento. Ma è molto più di un disco. “La nuova forma è reticolare, si può passare da una parte all’altra, saltare, compilare come si vuole –  ha spiegato Lorenzo – e in fondo non è neanche poi così nuova. A me fa venire in mente il gioco della campana. Mi piacerebbe che fosse percepito così”. Ne testeremo le corde rivoluzionarie nei tour negli stadi (ben tre, a San Siro).

Il pianeta Jovanotti è esotico e iperurbano, c’è l’Africa, il Sudamerica, ci sono New York e Los Angeles, il folk d’America, spie tecno-funk, ballad, rap, stracci di jam session. Qui sotto trovate la presentazione già di culto di Jovanotti, tra streaming e infografiche.

La lettera di Lorenzo Jovanotti al suo disco:

caro disco nuovo,
tra pochi giorni te ne andrai da me, e sinceramente non vedo l’ora, anche perchè t’ho fatto proprio per mandarti in giro il più possibile. Sei un disco poco raccomandabile, un po’ maleducato forse, ma sei un gran bel disco, devi essere contento di te, sei vero, non assomigli a nessuno, sei cresciuto libero, e questo potrebbe darti qualche problema tra quelli che cercheranno di inquadrarti, ma è la tua forza. So di avere delle colpe, e dovrai fartene una ragione, ma mentre nella vita tendo ad essere monogamo nella musica sono uno che vuole provarle tutte, sono poco fedele, un po’ instabile,, capita di stare lì tutto preso da una melodia poi mi distraggo, basta un attimo e vado dietro ad un nuovo ritmo di passaggio che mi sculetta davanti e mi ha attirato l’attenzione. Ma non è che non vi voglia bene a voi canzoni del disco, io sono pazzo di voi, ma proprio di tutte voi. Infatti non ho nemmeno trovato una tra di voi che potesse da sola dare il titolo a questo disco, che infatti ho chiamato col mio nome, più o meno, poi quel CC che da grande ti spiegherò, se vorrai starmi a sentire. Stavolta so di avere esagerato col numero, 30 pezzi sono tanti, sono 3 album di uno normale, ma non è che dovete farvi ascoltare tutte insieme di fila, diciamo che siete un buffet di canzoni, una città, un mazzo di canzoni, ognuna faccia la sua strada. Mi auguro che alcune di voi entrino nel cuore delle persone, perchè per me quello è il massimo, quando una canzone va per la sua strada, fa stare bene qualcuno, emoziona, fa ballare, tiene compagnia, si lega ad un momento della vita, fa quello che deve fare, insomma. 
Io un disco come te non l’avevo mai fatto, caro disco nuovo, e infatti sono curioso di vedere come te la caverai. Io ti seguirò e farò quello che posso per farti fare bella figura, ti porterò in giro, anzi, mi farò portare in giro da te, spero, perchè così è molto meglio. Tu non ti ricordi quando eri appena uscito dalla chitarra e delle mie dita prima di battere le lettere delle tue parole, io me lo ricordo, e sentendoti adesso che sei “pronto” ritrovo quell’attimo in ogni tuo pezzo , perchè quello è l’attimo in cui uno che fa dischi ha la sensazione di essere di fronte a qualcosa che prima non c’era che ora sta lì, vivo, scalpita, odora di futuro eppure arriva da chissà dove, forse proprio dal futuro. E’ vero che certe volte si ha questa sensazione quando nasce una canzone, quando si presenta come una cosa che vuole essere. 
Comunque caro il mio discone pazzesco, sappi che io mi sono divertito a farti, ho spinto come un pazzo, ho ballato, ho sofferto, ho avuto dubbi, ho avuto momenti di assoluta magia. Abbiamo riso, abbiamo discusso, ci siamo emozionati, ci sono stati brividi, abbiamo montato e smontato ogni tua parte a volte per tornare all’inizio altre volte per migliorarti. Anche stavolta ho scoperto delle cose di me che non sapevo, attraverso le canzoni che nascevano. Sei nato in una bella atmosfera, fatta di molti stati d’animo, sei stato allevato dai migliori musicisti e collaboratori del mondo, quindi ora vai e godi, e fai godere la gente, che ti vorrà bene come te ne voglio io.
E quando voi canzoni vi troverete in qualche playlist con altre canzoni di altri artisti fatevi valere, mi raccomando, testa alta e via andare, che là fuori non si scherza mica.
Ciao caro discone mio, ora vò a letto. 
Il tuo babbino scemo.